Perché dovresti scattare foto in formato RAW?
Oggi parleremo del fantomatico formato RAW, ovvero lo step successivo che ogni fotografo alle prime armi dovrebbe fare dopo qualche mese con la fotocamera in mano.
Ancora non ti è successo? Beh…abbi fede! In questo articolo capirai esattamente di cosa si tratta e, compresi i vantaggi di fotografare in RAW, sarai sicuramente convertito a questo formato.
Prima di addentrarci nel merito di questo nuovo argomento, andiamo per gradi e vediamo innanzitutto cosa significa formato RAW.
Lascia che ti dica una cosa, se hai una fotocamera che consente di fotografare in RAW ma stai scattando solo in jpeg, non sai cosa ti perdi.
Quindi, bando alle ciance e diamo un senso a questa giornata! Vediamo prima cosa significa scattare in RAW e poi come farlo!
Che cos’è il formato RAW
Come già accennato poco prima, il RAW è il formato di un’immagine. Il termine RAW in inglese significa grezzo, quindi parliamo di un file che non è stato ancora lavorato.
I dati della foto, memorizzati sul supporto di memoria, possiedono maggiori informazioni senza alcun tipo di compressione che ne comprometterebbe la qualità. Cosa che invece avviene con il formato jpeg.
Quest’ultimo è il formato standard delle foto, quello che tipicamente usiamo sui social, nelle mail, nei siti…ma è appunto un formato già elaborato, che ha perso gran parte delle sue informazioni in favore di un aspetto definito – e se lasciamo che sia la fotocamera a fare questo processo, stiamo praticamente lasciando fare alla macchina gran parte del lavoro del fotografo, quello di interpretazione dell’immagine.
Non tutte le fotocamere permettono di scattare in RAW, ma la stragrande maggioranza (inclusi molti smartphone fotocamera di fascia medio-alta) sì. Prova a smanettare nelle tue impostazioni di scatto in cerca di questo fantomatico termine.
Poi, se ti va di approfondire il tema delle foto con smartphone, dai un’occhiata a quest’articolo: troverai moltissime informazioni interessanti su come fare foto degne di una fotocamera.
RAW vs Jpeg
Tornando a noi, scattare in formato RAW consente di realizzare foto ricche di informazioni, dettagli che non sono visibili a occhio nudo ma sono contenuti nel file.
Per questo le foto RAW sono, a vederle, di qualità apparentemente inferiore rispetto a quelle in formato jpeg. In realtà, attraverso un sapiente lavoro di post produzione, potremo “massimizzare” tutti i dettagli nascosti e il risultato sarà infinitamente superiore.
Se vuoi saperne di più sulla post produzione abbiamo un articolo interessante a questo link, dai un’occhiata!
Raw e post-produzione: un binomio perfetto
La post produzione richiama il lavoro che veniva realizzato con le vecchie pellicole, per fare un paragone un po’ nostalgico.
Di fatto consiste nella lavorazione dell’immagine, settando alcuni parametri e recuperando dati che altrimenti con il jpeg andrebbero perduti.
Scattare in RAW significa ottimizzare l’immagine autonomamente. Con il formato jpeg questo non è possibile perché, una volta scattata la foto, questa viene automaticamente elaborata, compressa e memorizzata così com’è.
Se intraprenderai questa strada ti sorprenderà vedere che quando scatti in RAW l’immagine ottenuta appare piuttosto scadente. Ricordati che stiamo parlando dell’equivalente digitale del negativo, che c’è ancora tutto il lavoro di “sviluppo” da fare!
Per farti capire meglio, dai un’occhiata alle foto qui sotto. La prima è un’immagine scattata direttamente in jpeg, quindi elaborata così come la vede la fotocamera. La seconda, invece, hai la stessa foto in RAW, il formato grezzo, dopo la post produzione. Come puoi vedere non c’è paragone.
Quindi, assodato che fotografare in RAW ti consente di ottenere il massimo della resa di una fotografia, vediamo, in maniera sommaria e senza troppi tecnicismi, quello che accade ogni volta che scatti una foto.
- Il sensore della fotocamera registra la luminosità che, rilevata attraverso un software, viene convertita in una serie di dati digitali.
- Il software elabora questi dati seguendo alcuni parametri preimpostati e genera un file sulla base di questi criteri.
- A questo punto, a seconda del tipo di settaggio della camera, avrai come risultato un file jpeg o un file RAW. Vale a dire che il software crea files differenti a seconda del tipo di destinazione.
- È anche possibile creare entrambi i file da ogni singolo scatto, così da avere sia un formato pronto per l’utilizzo che uno per successiva elaborazione. Occhio però ad assicurarti di avere abbastanza spazio nella tua memory card…i RAW pesano, e foto doppie pesano ancora di più!
Se stai scattando in jpeg sarà la fotocamera stessa a fare il lavoro per te (bilanciamento del bianco, saturazione, contrasto ecc.), restituendoti un’immagine già elaborata.
A quel punto è come se l’immagine fosse “chiusa”, nel senso che non potrai più modificarla, se non in maniera molto marginale.
Se stai scattando in modalità RAW, invece, l’immagine che verrà creata sarà soltanto, per così dire, una bozza, l’equivalente digitale del negativo.
Dovrai essere tu, in post produzione, a lavorare sui parametri che ti consentono di trarre il massimo dalla tua foto.
L’intervento che andiamo a fare in fase di post produzione in questo caso è tutt’altro che superficiale. Con il formato RAW hai la piena padronanza dei vari parametri che costituiscono la fotografia.
Questo formato ti consente ad esempio di eliminare eventuale rumore se per qualche motivo sei stato costretto a tenere alti gli ISO, di regolare luminosità, contrasto, nitidezza, curve di viraggio, di correggere l’esposizione degli elementi presenti nella scena anche singolarmente, e così via.
Insomma non occorre aggiungere altro per farti capire perché il formato RAW è quello più utilizzato dai fotografi professionisti.
Ma modificare le fotografie è giusto? Non bisognerebbe scattare già “correttamente”?
Come visto in questo articolo sull’uso dei preset, ci sono alcuni “puristi” che considerano la post-produzione quasi un sacrilegio, un lavoro sporco…ma in verità, come abbiamo visto, il processo di editing è parte integrante di quello fotografico.
Certo che la foto deve essere corretta già al momento dello scatto, ma il lavoro di modifica delle foto ci permette di dare la nostra interpretazione dell’immagine. C’è differenza tra fotoritocco e fotomontaggio, non stiamo parlando di sostituire il colore del cielo o di far apparire cose che non ci sono, ma di semplice “settaggio” del tono della fotografia.
Se facciamo un lavoro di post produzione che sia nei limiti e che non stravolga la foto, non stiamo facendo altro che dare vita all’immagine che volevamo catturare e che la macchina, per ovvie ragioni tecniche, non è in grado di fare. Stiamo semplicemente dando sfogo alla nostra creatività.
Basta fare un salto indietro nel tempo per capire che l’editing di una fotografia è sempre stato contemplato in questa arte. Ciò che il fotografo prima realizzava nella camera oscura, oggi lo realizza con programmi di foto editing.
Infatti ricordiamoci sempre che il file jpeg che viene fuori scattando direttamente in questo formato non è “puro”, anzi, è già stato processato dalla camera per te!
Quindi, senza pregiudizi né estremismi, prendiamo questo lavoro di post produzione per quello che è, la realizzazione dell’immagine che avevamo nella testa e la materializzazione della nostra creatività.
Dopo questa parentesi dovuta, torniamo a noi.
Come scattare foto RAW
Mi rendo conto che tutto questo può sembrarti un po’ faticoso ma ti assicuro che è indispensabile per capire il funzionamento di questo formato e per scegliere poi, autonomamente, quale dei due utilizzare per le tue foto.
In ogni caso non temere, in questo paragrafo vedremo praticamente come scattare foto RAW e la luce in fondo al tunnel!
Partiamo dal presupposto che non tutte le fotocamere scattano in formato RAW. Prendendo in considerazione una reflex Nikon ad esempio, quello che devi fare è semplicemente andare nel menu, selezionare menu di ripresa foto->qualità dell’immagine->NEF (RAW).
So che stai pensando. Cosa diavolo c’entra questo NEF? Tranquillo, è solo un nome che il brand della fotocamera ha associato al formato RAW, ma non cambia nulla.
Il formato jpeg rimane jpeg per tutti, Nikon, Canon, Sony, sono tutti d’accordo a chiamarlo con lo stesso nome. Con il file RAW invece questo accordo non c’è stato e quindi ognuno ha fatto di testa sua.
Puoi chiamarlo anche Mario se vuoi, il risultato non cambia, ma per tua maggiore tranquillità qui di seguito ti elenco, per ciascuna marca, il nome che hanno attribuito al file RAW.
- Nikon: NEF
- Sony: ARW
- Canon: CR2
- Fujifilm: RAF
- Pentax: PTX
- Panasonic: RW2
- Olympus: ORF
Finora abbiamo visto i vantaggi, adesso vediamo quali sono i lati negativi di questa soluzione affinché tu possa decidere autonomamente se e perché fotografare in RAW.
Quali sono i lati negativi del formato RAW?
Come già accennato poco prima, questo tipo di file contiene maggiori informazioni e, ovviamente, rispetto ad un file jpeg occupa più spazio.
Per darti un’idea considera che, sempre senza entrare troppo nel merito, un file RAW è in grado di rilevare oltre 4000 toni colore contro i 256 del formato jpeg. Anche per questo il risultato finale delle immagini RAW non è paragonabile a quello del formato jpeg.
Ma tutti questi dati, queste sfumature che è possibile cogliere con questo formato, quanto spazio occupano?
Beh questa è la nota dolente, assicurati di avere un supporto di memoria capiente perché avrai bisogno di più spazio, ma ti assicuro che il gioco vale la candela.
Altro aspetto negativo di questa scelta è ovviamente il tempo.
La post produzione è un’attività time-consuming che non sempre si ha la possibilità di fare. La soluzione però non è scattare in Jpeg, che come abbiamo visto è davvero un formato “povero”, ma velocizzare il processo di foto-editing ad esempio utilizzando dei preset, come vedremo tra poco.
Come aprire file RAW
Foto formato RAW su Mac o Windows
Oggi è possibile aprire le immagini RAW e convertirle in jpeg con qualsiasi computer, basterà cliccare semplicemente sul file e questo si aprirà con uno dei programmi già in dotazione con cui potrai modificare fotografie in maniera elementare.
Nel caso in cui tu abbia un Mac il software che ti aprirà la foto è Anteprima o in alternativa l’applicazione Foto.
Se invece utilizzi Windows, anche qui con l’applicazione Foto puoi tranquillamente aprire il file a patto che tu abbia Windows 8 o superiori.
Ma il punto non è tanto aprire i RAW…è modificarli per ottenere la foto definitiva!
Per riuscirci dovrai avvalerti di un software di fotoritocco o editing fotografico.
Software per editare foto RAW dei vari produttori
Innanzitutto sappi che esistono dei software cui hai accesso quando acquisti una fotocamera. Pertanto, per ciascun marchio è possibile scaricare un programma in dotazione che ti permette di editare le foto in maniera molto semplice.
Ricordi quando ti ho parlato dei vari modi che ciascun marchio ha per chiamare i propri file RAW? Come ti dicevo cambia ben poco, l’unica differenza è che in alcuni casi non ti sarà possibile aprire, con l’editor di un marchio, il file scattato con una fotocamera di un altro marchio.
Ecco un breve elenco per ciascuna casa produttrice:
- DPP per i raw Canon;
- Nikon Capture NX per i RAW Nikon;
- SILKYPIX per i RAW Fuji;
- Olympus Viewer 3 per i RAW Olympus;
- Imaging Edge per i RAW Sony.
Software professionali per editare foto RAW
Se invece la tua passione è arrivata ad un livello diverso e i software base non ti soddisfano più, quello che stai cercando è un programma professionale che ti consenta di realizzare un lavoro di qualità sulle tue foto e allora posso consigliarti:
- Adobe Lightroom
- Capture One
- Camera RAW
In particolare il primo, Lightroom, è un po’ lo standard per la maggior parte dei fotografi: consente una libertà d’azione enorme e soprattutto può darti accesso all’uso dei preset per velocizzare il tutto.
Come convertire file RAW in jpeg
A questo punto, acquistato o scaricato Adobe Lightroom per PC/MAC, oppure l’app (gratuita!) Lightroom per lo smartphone, possiamo entrare nel vivo della cosa.
Ti basterà importare i tuoi file RAW all’interno del software e iniziare l’editing.
Ti consiglio di fare un breve corso sull’utilizzo di Lightroom e di iniziare a provare e sperimentare con calma e uno spirito curioso….sarà un viaggio interessante!
Ma anche lungo, come ti accennavo: il fotoritocco è una procedura lenta!
Se vuoi velocizzare il tutto ti consiglio di usare dei preset fotografici: i nostri ad esempio sono 16 pacchetti, ciascuno contenente 9 varianti, per adattarsi a qualsiasi foto e condizione di luce.
Ti basterà selezionare quello che più ti piace, e in pochi secondi avrai un’immagine completamente pronta (volendo puoi poi modificare ancora un po’ i vari parametri).
A questo punto, ti basterà cliccare su “esporta” e scegliere il formato Jpeg come risultato finale.
Et voilà, in pochi secondi avrai convertito i tuoi file RAW in Jpeg al massimo delle loro potenzialità!
Bene, siamo arrivati alla fine di questo discorso su un formato che ti consente di raggiungere livelli più alti di fotografia. Ti ringrazio di aver resistito fino alla fine, come ti avevo promesso, ecco la luce in fondo al tunnel!
Spero però di aver soddisfatto la tua curiosità, per qualsiasi altra informazione, proposta o commento, sono qui.
Un abbraccio,
Adriana
Vorresti conoscere tutti i segreti della post-produzione con Lightroom? Hai provato a ritoccare le tue foto per aggiungere quel tocco fondamentale ai tuoi scatti, ma sei rimasto bloccato davanti alla complessità di questo strumento?