(Oltre) 17 programmi di fotoritocco per tutti i gusti
Editare o non editare
Se Amleto fosse stato un fotografo avrebbe senza dubbio pronunciato il suo celeberrimo soliloquio con queste parole:Editare o non editare, questo è il dilemma:
se sia più nobile per un fotografo soffrire
un’esposizione errata e inopportuna
o scaricare sul pc un miracoloso programma
opponendosi ad una ingiusta fine? Migliorare, manipolare…
Il dibattito su se sia giusto editare o meno una foto sfiora (e non di poco) il tono tragico e drammatico di uno Shakespeare contemporaneo e se c’è qualcosa che sicuramente non accomuna i fotografi di tutte le latitudini del mondo, beh, quella è proprio la post produzione. Noi del team di VSA, come già avrai capito, siamo più che a favore della post produzione dei nostri scatti, intesa come l’evoluzione digitale della lavorazione della foto in camera oscura e quindi di un elemento portante del processo fotografico. Generalmente parlando, però, il concetto di post produzione fotografica viene come equivalente di fotoritocco e di fotomontaggio, ed è a causa di questa banale ed errata interpretazione che molto spesso i fotografi più conservatori gridano allo scandalo. In realtà non c’è da preoccuparsi: il termine fotoritocco, ormai comunemente utilizzato dalla stragrande maggioranza dei parlanti di lingua italiana quando si parla, banalmente, di modificare una foto, non vuole significare per come lo utilizziamo noi in questo articolo “far apparire cose che non ci sono, e viceversa”. Semplicemente, ciascuno sceglierà come e quanto modificare le proprie foto, ma i programmi che si utilizzano sono spesso simili, per cui il termine è a tutti gli effetti quasi intercambiabile. Abbiamo già fatto chiarezza su quale sia la grande differenza tra post produzione, fotoritocco e fotomontaggio e, per non lasciare spazio a false interpretazioni, ti rimandiamo qui al significato del termine post produzione secondo l’Istituto Treccani, che di lingua italiana ne sa giusto qualcosa. Non è un caso che il termine sia stato inserito all’interno del “Lessico del XXI Secolo”: calco dell’inglese post production, post produzione ancora suona un po’ troppo anomalo e da addetto ai lavori. È per questo motivo che, comunemente, si tende ad utilizzare la parola fotoritocco per descrivere tutti gli step di editing di una foto, che sia per la lavorazione di un file RAW o l’aggiunta di un preset come questi che in pochi click fornisca un effetto piuttosto che un altro. Abbiamo anche già parlato di quel limito etico da rispettare quando si decide di mettere mano ad uno scatto.Ma oggi voglio porti una domanda che possa dare vita ad uno spunto di riflessione: chi può stabilire con certezza fino a quanto sia giusto spingersi nella fase di editing di una foto? Il confine tra cosa sia giusto o ingiusto fare non è forse troppo sottile per portarsi a casa una risposta definitiva? Concorsi fotografici a parte, certo, dove l’imposizione di regole è la strategia migliore per evitare probabili discussioni tra partecipanti. Siamo pienamente d’accordo sul fatto che un fotografo debba essere premiato per le proprie abilità tecniche e artistiche di raccontare la realtà con un click senza dover ricorrere a ritocchi esagerati a posteriori. Tralasciando la categoria del (non) fotografo che aggiunge isolotti a caso all’orizzonte o della influencer di turno che per sfinarsi una coscia si taglia una mano, allora, perché fotoritocchiamo, o meglio, post produciamo i nostri scatti?Visualizza questo post su Instagram
Fare fotoritocco “etico”: risalire all’obiettivo
Piuttosto che scandalizzarsi di fronte ad uno scatto ritoccato, bisognerebbe risalire all’intento comunicativo dell’autore della foto. Infatti, qualsiasi fotografo, prima di ritoccare le proprie creazioni, dovrebbe avere ben chiaro il messaggio che vuole trasmettere al suo pubblico e, sulla base di tale obiettivo, agire di conseguenza. Immagina di aver immortalato il tenero abbraccio tra una nonna e il suo nipotino e immagina di dover pubblicare lo scatto su qualche rivista: quali sono le emozioni e le sensazioni che vuoi suscitare in chi osserverà quella foto? Vuoi commuovere? Regalare un sorriso? Scatenare ricordi di infanzia? In base a questo, potresti decidere magari di applicare un filtro vintage o in bianco e nero, oppure di aumentare contrasto e saturazione per far risaltare i colori regalando quindi un’immagine più spensierata. Oppure immagina di essere stato ingaggiato da un resort di lusso per la realizzazione di contenuti creativi per la loro nuova brochure pubblicitaria: scatti una foto molto bella in riva al mare, ma solo dopo ti accorgi che, sullo sfondo, ci sono alcuni yacht che rovinano l’immagine ideale di paradiso sperduto che, invece, il committente ha richiesto. Qual è il tuo obiettivo? Rendere al meglio quel luogo, senza ombra di dubbio. Sei riuscito a cogliere la sottigliezza del nostro messaggio? Che serva per ottimizzare o che serva per manipolare una foto, il fotoritocco nasce da un’esigenza: sta alla bravura del fotografo regalare all’osservatore una foto quanto più pulita e naturale possibile, per la quale non senta il bisogno di chiedersi quali modifiche sono state effettuate.In che modo si modifica una foto?
Insomma, abbiamo parlato tanto del perché si debba modificare una foto e degli obiettivi che devono sempre accompagnare le fasi di editing. Ma quali sono le modifiche che possiamo (o talvolta, dobbiamo) apportare? Generalmente parlando, le principali aree di intervento in post produzione sui file RAW sono:- Bilanciamento del bianco, punto di bianco, punto di nero, gradazione di blu, colori, gamma dinamica;
- Brillantezza, nitidezza, contrasto, luminosità, luci, ombre, vignettatura, esposizione, tono;
- Saturazione, temperatura, tinta;
- Sfocatura, profondità, messa a fuoco;
- Correzione della lente.
- Correzione imperfezioni (come levigatura pelle, aggiunta trucco, rimozione occhiaie, sbiancamento denti, snellimento viso, ecc.);
- Applicazione di filtri e/o effetti;
- Rimozione/aggiunta di elementi;
- Ritaglio/rotazione immagine.
Che programmi di fotoritocco utilizzare?
Dopo questa lunga introduzione su in che modo la post produzione di distingue dal fotoritocco, se stai pensando di cimentarti più professionalmente in questa arte variamente definita, voglio presentarti brevemente alcuni programmi che potrebbero proprio fare al caso tuo.I software per fotoritocco professionale, gratis e a pagamento
Sicuramente al primo posto per professionalità e potenzialità, i programmi di fotoritocco a pagamento richiedono solo un po’ più di pratica, un processore che li supporti e un minimo investimento di soldi. Considera anche che la maggior parte di questi programmi di editing foto a pagamento offrono una prova gratuita di tempi variabili da una settimana a un mese, così che prima di fare un investimento tu possa valutare se il prodotto fa per te.1. Luminar NEO: fotoritocco in un clic con l’AI
- Cielo AI
- Senza Disturbo AI
- Dettagli
- Riduzione Rumore
- Supernitido AI
- Upscale AI
- Focus Stacking
- Migliora con AI (che fa tutto in automatico,. come un preset intelligente)
- Ritratto Bokeh AI
- Luce Modificata AI
- E molti altri (ne vengono rilasciati di nuovi ogni pochi mesi)
Abbiamo avviato una partnership con Luminar per offrire ai nostri lettori e studenti uno sconto del 10% sul costo dell’abbonamento (o del pagamento una tantum, che come vedrai è una sua caratteristica).
2. PhotoWorks: programma di fotoritocco su PC semplice e con AI
Se c’è un editor di immagini professionale e facile da usare che ci ha davvero stupiti, questo è PhotoWorks, non solo per la notevole qualità e semplicità di utilizzo del prodotto, ma, banalmente, anche per l’assistenza super efficiente del servizio clienti. Si tratta di un software professionale, intuitivo e alla portata di tutti: riteniamo, infatti, che sia particolarmente adatto ai meno esperti, i quali possono facilmente familiarizzare con l’arte della post produzione senza entrare nel panico alla vista di un’interfaccia complessa con menù troppo articolati. La pagina ufficiale offre Tutorial e Video Tutorial ricchi di consigli pratici, spunti e suggerimenti per approcciare questo mondo parallelo e complementare della fotografia in tutta semplicità. L’interfaccia di Photoworks risulta chiara fin dal primissimo accesso e permette all’utente di capire e memorizzare facilmente le possibili aree di intervento:- miglioramento delle foto per colori, nitidezza, saturazione, temperatura, e così via;
- strumenti per il ritaglio, geometrie, vignettatura, rimozione rumore;
- sostituzione/rimozione sfondo nonché ampia scelta di azioni per il fotoritocco, in particolare di viso e corpo;
- oltre 150 effetti e preset da provare;
2. Adobe: Photoshop e Lightroom, i due pilastri dei programmi di fotoritocco
Probabilmente non ha nemmeno bisogno di presentazione, perché Photoshop è un po’ la Chiara Ferragni dei software di editing fotografico: tutti l’hanno almeno nominato una volta, tanti non sanno minimamente a cosa serva. Eh già, perché photoshoppare non è così facile come comunemente crediamo. Il primogenito della casa statunitense Adobe, infatti, nasce come software di editing grafico pensato non tanto per i fotografi, bensì per tutti i web e graphic designer per la pianificazione e creazione di siti web in termini di architettura delle informazioni, interfaccia, struttura e layout del sito, user-experience, layout, look and feel. Se consideriamo quindi gli usi e le finalità per cui questo programma è stato ideato, viene naturale giustificarne la complessità dell’interfaccia e dei vari menù, fin troppo articolati vista l’enorme quantità di strumenti e opzioni che offre. Lightroom, al contrario, è stato specificatamente concepito in qualità di software di post produzione e ritocco fotografico: oltre a presentare un’interfaccia più chiara ed intuitiva, il programma si rivela essere un ottimo gestore fotografico utilissimo per organizzare, catalogare e riordinare le tue foto. Le possibilità con Lightroom sono pressoché infinite: il programma offre tutte le possibilità di fotoritocco e anche qualcosa di fotomontaggio, con una quantità di opzioni che è fin troppo per l’utente medio. In che senso? Nel senso che usare Lightroom a livello professionale è abbastanza difficile, senza studiarlo bene in autonomia o un corso specifico come il nostro Lightroom Master è probabile che si finisca per utilizzare giusto il 20% delle funzioni disponibili. Senza dilungarci troppo, avrai capito che Adobe, in quanto pioniere dell’editing fotografico, le cose le sa fare fin troppo bene, ma la qualità, come sai, si paga: trovi qui tutti i piani e le soluzioni possibili sotto forma di abbonamento mensile e/o annuale. Se desideri una soluzione che combini sia l’uno che l’altro, esiste il piano Fotografia, che include Lightroom, Lightroom Classic, Photoshop su desktop e iPad e 20 GB di archiviazione Cloud. Scarica qui la versione trial, con 7 giorni di prova gratuiti.Vorresti conoscere tutti i segreti della post-produzione con Lightroom? Hai provato a ritoccare le tue foto per aggiungere quel tocco fondamentale ai tuoi scatti, ma sei rimasto bloccato davanti alla complessità di questo strumento? Scopri il nostro videocorso Lightroom Master e conquista tutti i trucchi per trasformare le tue foto in veri capolavori.
3. Affinity Photo: un programma di fotoritocco professionale gratis per 90 giorni
Passiamo ora al secondo software di elaborazione fotografica e fotoritocco che ti vogliamo consigliare. Realizzato dallo sviluppatore di software inglese Serif, Affinity nasce inizialmente in qualità di programma di grafica raster integrando, nel tempo, tutti gli strumenti utili per l’editing fotografico sulla falsariga di Photoshop. Cosa che gli è riuscita particolarmente bene, tanto da far cambiare idea a tanti amanti del figlio prediletto di casa Adobe grazie a strumenti praticamente identici per interfaccia, funzionalità e qualità: pensa che, inoltre, il software supporta perfettamente i plugin per Photoshop e i file .PSD, oltre alla possibilità di importarne i pennelli, così giusto per rendere più facile la vita a chi voglia convertirsi. Infatti noterai una certa somiglianza nella schermata di questo e del precedente programma di fotomontaggio, Photoshop. Cavallo di battaglia, il prezzo super competitivo: infatti, mentre Photoshop richiede un abbonamento mensile, Affinity Photo si accontenta del pagamento una tantum. Ad oggi, la versione 1.9 sia per Windows che per macOS è acquistabile al prezzo scontato del 50% e include licenza a vita e aggiornamenti gratuiti. Il programma è adatto ad un pubblico professionale che ha bisogno di uno strumento valido sia per rapide correzioni che per modifiche avanzate. Semplice, ma non proprio semplicissimo: se da un lato PhotoWorks permette davvero alla stragrande maggioranza degli utenti di ottenere risultati ottimali in tutta la sua semplicità, Affinity Photo si piazza leggermente al di sopra per livello di complessità, al pari dei famosissimi programmi Adobe che hanno bisogno sicuramente di un corso per utilizzarli al meglio. Non proprio per tutte le teste, insomma. Anche qui, comunque, dalla sezione Impara si può attingere a più di 110 video messi a disposizione per chi è alle prime armi. Inoltre, viene data la possibilità di personalizzare la tastiera con tasti di scelta rapida sia per macOS e Windows che per Ipad. Se vuoi farti un’idea delle funzionalità che caratterizzano questo software, ti rimandiamo alla sezione Specifiche tecniche, in cui troverai una risposta a tutte le tue domande. E se ancora non sei convinto e vuoi testare il programma prima di acquistarlo, clicca qui per la versione di prova gratuita di 90 giorni.Programmi di fotoritocco gratis: le migliori alternative
Passiamo ora ai programmi di fotoritocco e post produzione gratuiti. Le premesse sono le stesse, ma senza soldi: servono un po’ di pratica e un processore che li supporti.4. GIMP (GNU Image Manipulation Program)
Il più famoso tra i programmi di fotoritocco gratuiti a livello mondiale. GIMP è un programma open source (ossia liberamente modificabile dagli utenti perché privo di copyright) senza nulla da invidiare al blasonato figlio di Adobe. L’ultima versione 2.10.24, rilasciata il 28 marzo 2021, è scaricabile dalla pagina ufficiale per Windows, macOS e Linux ed è installabile il lingua italiana. Forse non proprio adattissimo a chi di post produzione ancora non se ne intende, riteniamo sia un software molto valido, spesso screditato da chi ha sfiducia nell’open source o da chi proviene dalla scuola Adobe e non vuole rinunciare all’integrazione di tutta la gamma dei prodotti di Adobe Creative Suite. GIMP, dal canto suo, supporta l’apertura dei file in formato .PSD e sa difendersi egregiamente.5. RawTherapee
Anche in questo caso abbiamo a che fare con un software open source di elaborazione digitale delle immagini, disponibile per Windows, macOS e Linus. Ad oggi, l’ultima versione rilasciata il 4 febbraio 2020 è la 5.8. È stato progettato per lo sviluppo di file RAW (e non) provenienti da un’ampia gamma di fotocamere digitali; sia l’interfaccia che le funzionalità rispecchiano gli standard che abbiamo visto finora. Anche questa è sicuramente una gran bella alternativa per il fotoritocco gratuito, se non si è troppo esigenti. Segnaliamo RawPedia, l’enciclopedia di Rawtherapee su tutto ciò che dovresti sapere sulla fotografia e la post produzione dei file RAW: un’idea davvero molto utile e carina soprattutto per i principianti.6. FastStone Image Viewer
Terzo ed ultimo freeware della giornata. Si distingue dai precedenti perché, più che essere un editor d’immagini, è un image viewer, ovvero un visualizzatore di foto. Lo inseriamo nella lista perché, sebbene non comprenda tutte le funzionalità che possono sfoggiare gli altri programmi, FastStone si accontenta di offrire gli strumenti essenziali per la lavorazione di un’immagine, come piccole operazioni di ritaglio, rotazione o correzione occhi rossi. In generale, è un valido strumento per la gestione e l’organizzazione delle foto, riuscendo a riorganizzare anche intere raccolte fotografiche. Lo consigliamo quindi ad un pubblico che ha bisogno di un programma gratis, veloce, leggero ed essenziale, per una prima cernita delle foto da tenere e aggiustamenti di file RAW super rapidi. Cliccando qui trovi tutte le informazioni tecniche sull’ultima versione 7.5.Altri RAW Converter
Prima di passare alla prossima categoria, facciamo un breve accenno ai software che vengono dati in dotazione con l’acquisto di una nuova fotocamera; a differenza della maggior parte dei programmi che abbiamo analizzato, questi hanno l’obiettivo nudo e crudo di tirare fuori la vera anima di uno scatto ancora grezzo in post produzione.- Digital Photo Professional (DPP) è il software ad alte prestazioni di elaborazione della Canon incluso nella configurazione iniziale del software per la fotocamera EOS;
- Capture NX-D è il software messo a disposizione dalla casa produttrice Nikon per lo sviluppo su scala completa delle immagini in formato RAW;
- Olympus Workspace è il software di editing delle fotocamere Olympus, utile a snellire i processi di lavoro e a selezionare le foto migliori da una vastissima collezione.
Programmi di fotoritocco online
Passiamo ora ai programmi di fotoritocco gratuiti che non necessitano nemmeno di download, perché utilizzabili direttamente online. Cosa ti serve? Una buona connessione ad Internet! Se, però, stai cercando un programma super professionale con cui poter controllare ogni filtro al dettaglio, allora scrolla verso l’alto perché i programmi che stiamo per guardare ora non hanno niente a che vedere con Photoshop e compagnia bella. Insomma, adatte ai principianti che vogliono giocare un po’ con i loro scatti!6. Pixlr Editor
Facile e divertente, Pixlr Editor è uno di quei programmi che ti diverti davvero ad usare: dal menù Regolazioni puoi modificare luminosità, contrasto, temperatura, colore, vividezza, esposizione, luci e ombre, senza troppe pretese. Il programma dà, inoltre, la possibilità di creare simpatici collage e di modificare template preimpostati. Pixlr offre agli utenti anche degli abbonamenti mensili a pagamento (Premium e Creative Pack) che godono invece dell’intelligenza artificiale. Per il pacchetto Premium è possibile scaricare la versione prova di 30 giorni.7. Photopea
Praticamente identica a Pixlr Editor, questo programma offre in più la possibilità di salvare i file nel formato .PSD, supporta il drag and drop delle immagini e utilizza gli stessi shortcuts standard di Photoshop.8. Fotor
Con un’interfaccia sicuramente più accattivante, Fotor Editor è tra i più famosi programmi di fotoritocco online; offre anche due abbonamenti Premium (a pagamento), utili per chi desidera organizzare le proprie foto, chi necessita di memoria cloud per il salvataggio delle immagini e per chi vuole sbarazzarsi della pubblicità.9. Befunky
Ripetiamo quanto detto sopra: interfaccia simpatica e accattivante e possibilità di abbonamento mensile a BeFunky Plus con accesso a tante funzionalità non contemplate dalla versione gratuita.App di fotoritocco per smartphone
Fare l’elenco completo di tutte le app per il fotoritocco di immagini è impossibile: con l’avvento dei social, essere in grado di pubblicare immagini di qualità alla stregua di quelle professionali è diventata, potremmo dire, una necessità. Ecco qua qualche nome tra le app per smartphone più famose, ovviamente gratuite:- Fotor Photo Editor,
- SnapSeed,
- Photo Editor Pro,
- InFrame Photo Editor,
- PhotoLab,
- PicsArt Photo Editor,
- Prisma Photo Editor;
Buon pomeriggio ed innanzitutto, grazie per l’articolo, molto interessante.
Io da tanti anni utilizzo per il fotoritocco (che vorrei approfondire) il software “Corel Paint Shop Pro”. Ho iniziato con la versione 7 ed ora ho la versione 2023. L’interfaccia è molto simile a quella di Lightroom ed utilizza i livelli come Photoshop, ma ad un costo decisamente inferiore e senza abbonamento.
So che esistono tantissimi software, e quello che ho indicato (senza voler fare assolutamente pubblicità) è uno tra i tanti, ma mi piacerebbe vedere cosa ne pensate, se avete tempo e modo per valutare il software (esiste la versione di prova gratuita).
Buon pomeriggio ancora!
Ciao Roberto, non ho davvero mai sentito questo software, mi riprometto di darci un’occhiata 🙂 come dici sì ci sono centinaia di software, ognuno con le sue caratteristiche, ma ognuno anche che fa le stesse cose…per come la vedo io se ti trovi bene con uno, continua con quello! Adobe (con Lightroom) è un po’ lo standard del settore, per cui tutte le cose che fanno gli altri le copiano da lui (o viceversa)…se ti interessa seguire il nostro corso Lightroom master puoi fare la prova gratuita per mettere in pratica ciò che mostriamo e poi semplicemente applicare quelle stesse conoscenze al tuo…magari cambia come si chiama una funzione, o manca qualcosa, ma in generale non dovresti aver problemi.