Come scattare belle foto con la regola dei terzi
Oggi, la fotografia è considerata una vera e propria forma d’arte e la regola dei terzi ne costituisce la base, attorno alla quale si sviluppano tutte le altre regole compositive.
La regola dei terzi è una regola molto semplice ma fondamentale.
È importante che tu la conosca se vuoi iniziare a scattare delle foto con un ordine compositivo apprezzabile, ma ancora di più se vuoi infrangerla volontariamente per fare foto diverse e originali che possano attirare l’attenzione dello spettatore. 😉
Continua a leggere questo articolo se vuoi sapere in cosa consiste questa regola e come applicarla per migliorare l’impatto visivo delle tue foto.
Origini della regola dei terzi
La nascita della regola dei terzi non è proprio recente, anzi risale agli antichi Greci. E, che, essendo un popolo sempre alla ricerca dell’armonia e della perfezione, utilizzavano la tecnica della sezione aurea per dare alle loro composizioni un senso di armonia ed equilibrio.
Questa tecnica, che costituisce la base di tutta l’arte classica, veniva impiegata inizialmente nella pittura, architettura e scultura e successivamente anche nella fotografia.
La sezione aurea consiste in una proporzione geometrica rappresentata dal numero irrazionale 1.6 che è il risultato del rapporto fra due grandezze disuguali.
“Coooosa?!”
Ecco, appunto. 😉
Essendo un concetto abbastanza complesso, era diventato necessario apportare una semplificazione, soprattutto quando anche anche i dilettanti che non conoscevano la geometria, iniziavano ad interessarsi all’arte.
Nasceva così la regola dei terzi, appunto per rendere più semplice creare delle composizioni altrettanto dinamiche e interessanti.
Che cos’è la regola dei terzi quindi?
La regola dei terzi è una regola di composizione fotografica che consiste nel dividere la foto attraverso due linee verticali e due linee orizzontali.
L’intersezione di queste linee dette “linee di forza” crea 9 quadrati perfettamente uguali.
Il punto corrispondente al quadrato centrale si chiama fulcro e i suoi 4 angoli sono chiamati punti di forza, che equivalgono ai punti di intersezione delle linee di forza.
La regola dei terzi suggerisce di posizionare il soggetto della foto in corrispondenza di uno dei punti di forza.
In questo modo, la sua posizione decentrata ne risalta l’importanza, scandisce lo spazio e invita l’occhio dello spettatore ad esplorare l’intera immagine.
Come puoi vedere in questa foto che Marco ha scattato in India, il soggetto non è posizionato al centro ma in un lato, in modo che l’occhio, una volta osservato il soggetto, vada ad esplorare anche l’ambiente dal quale è circondato.
Un suggerimento che può tornarti utile, specialmente se sei all’inizio del tuo percorso fotografico, è quello di utilizzare la griglia che è possibile attivare in tutte le fotocamere e cellulari (come attivarla e altre informazioni per fotografare con lo smartphone le trovi in questo articolo).
Questa griglia sovrapposta al display ti permetterà di collocare gli elementi della foto lungo il
terzo che preferisci con la massima precisione.
Puoi esercitarti con questa griglia fin quando le linee e i relativi punti di intersezione
non saranno fissati nella tua mente.
Ma anche successivamente, avere il reminder visivo della griglia ti aiuterà a posizionare i tuoi soggetti a colpo d’occhio nella posizione migliore.
Detto ciò, adesso ti mostrerò come la regola dei terzi può essere applicata ai vari generi fotografici.
Come applicare la regola dei terzi nei paesaggi
Qui la regola dei terzi ci suggerisce di posizionare la linea dell’orizzonte del paesaggio in corrispondenza di una delle due linee orizzontali.
In base all’effetto che vuoi dare alla tua foto, puoi scegliere su quale linea posizionare l’orizzonte.
Per esempio, se vuoi dare più importanza al suolo, ti conviene sovrapporre la linea dell’orizzonte alla linea orizzontale superiore.
Se invece vuoi lasciare più spazio al cielo, puoi posizionare l’orizzonte sulla linea orizzontale inferiore.
In generale cerca quindi di evitare la situazione che verrebbe più naturale, con la linea dell’orizzonte perfettamente al centro: è la ricetta perfetta per una foto noiosa. 😉
Come applicare la regola dei terzi nei ritratti
Per quanto riguarda i ritratti, la regola dei terzi ci dice di andare a posizionare il soggetto lungo una delle due linee verticali. Inoltre suggerisce di fare in modo che i suoi occhi siano decentrati, mettendo quindi al centro soltanto uno dei due occhi del soggetto, così da sbilanciare un po’ la foto e renderla più vivace e interessante.
Naturalmente, la fotografia è un’attività creativa e le sue regole vanno spesso adattate alle esigenze compositive ed espressive del fotografo.
Eccezioni alla regola dei terzi
Devi sapere che la regola dei terzi non è affatto inviolabile. Così come ci sono dei momenti in cui è considerata come uno strumento indispensabile, ce ne sono altri in cui può anche essere ignorata.
Alcuni esempi possono essere le fotografie simmetriche o di architettura, dove l’obiettivo del fotografo è quello di dare stabilità, armonia ed equilibrio alla sua composizione.
Oppure la fotografia di moda, che, con lo scopo di persuadere i potenziali clienti, pone il soggetto al centro in modo da valorizzare i capi d’abbigliamento e gli accessori.
Ricorda però, che prima di infrangere questa regola è necessario che tu la conosca alla perfezione, quindi ti consiglio di esercitarti molto e, quando decidi di deviare da essa, farlo con un significato e un motivo ben chiaro in testa.
La pratica sarà la tua più grande alleata, ti permetterà di comprendere e padroneggiare la regola, migliorare le tue abilità e acquisire maggiore sicurezza, così da poter stabilire quando rispettare la regola e quando, invece, infrangerla.
Cosa ne pensi? Utilizzavi già questa regola nelle tue foto?
Se ti interessa approfondire questa e altre regole fondamentali e migliorare la tua fotografia, dai un’occhiata al nostro videocorso “Da zero a fotografo”!
Un abbraccio,
Ylenia