Come proteggere la fotocamera dagli eventi atmosferici
Non c’è dubbio: talvolta le foto che più ci colpiscono sono quelle che ci tengono con il fiato sospeso e ci accompagnano in mondi fantastici dove il fotografo diventa un supereroe senza macchia e senza paura, che sia nel bel mezzo di una tempesta di neve o a pochi passi dalla riva di un mare in burrasca.
Il rischio che precede uno scatto del genere non è mai banale, e deriva sempre da una scelta consapevole. Si sceglie di rischiare per cercare l’angolatura che nessuno ha mai tentato di approcciare, per raccontare qualcosa che va oltre al semplice panorama che gli occhi di tutti possono vedere.
Bisognerebbe non rischiare mai la pelle, questo va detto, e restare sempre in condizioni di sicurezza anche quando si scatta in situazioni estreme.
Purtroppo non vale sempre lo stesso ragionamento per le nostre amate (e costose) fotocamere: quando si scatta in mezzo alla neve, alla sabbia, all’acqua, al vento e a chissà quale altro fenomeno atmosferico, il rischio che la nostra camera ne esca danneggiata purtroppo c’è.
Ecco, ti sei mai chiesto come proteggere la fotocamera dagli eventi atmosferici in situazioni (più o meno) estreme?
Se stai leggendo questo articolo potresti avere il desiderio di diventare un fotografo avventuriero come Marco, allora voglio spiegarti fin da subito come proteggere la fotocamera da:
- pioggia
- gelo
- neve
- umidità
- sabbia
- caldo
Quanto ai furti… ti basta se ti dico di tenere sempre gli occhi aperti e non lasciare mai la tua preziosa bambina incustodita?
E comunque a riguardo posso lasciarti questo articolo su come abbiamo protetto la nostra attrezzatura con un’assicurazione viaggio.
Cominciamo quindi dalle basi…
Fotocamera tropicalizzata: sì o no?
Come puoi desumere dal termine stesso, tropicalizzare un apparecchio elettronico, banalmente, significa renderlo adatto ai climi tropicali, i quali, a seconda della stagione, alternano temperature torride e secche a violenti acquazzoni improvvisi e tassi di umidità molto elevati.
Per tropicalizzare una fotocamera, le case produttrici applicano delle guarnizioni esterne, solitamente in silicone (spesso in abbinamento a corpi macchina in magnesio e alluminio), utili a proteggere l’apparecchio elettronico dall’ingresso accidentale di acqua (o di liquidi in generale) e di sabbia, polvere o terra.
Essere in possesso di un’apparecchiatura tropicalizzata (compresi obiettivo e unità flash) serve soprattutto a chi si occupa di fotografia paesaggistica e/o di viaggio. Ovvio, se scatti in studio, a cosa ti serve?
Pertanto, se acquistiamo una fotocamera tropicalizzata, vuoi per il costo, vuoi per la fiducia spontanea che concediamo al mondo dell’advertising, ci aspettiamo di portare a casa un apparecchio indistruttibile con cui poter fotografare nella foresta pluviale sotto un improvviso temporale o in spiaggia sotto la furia del maestrale che fa volare sabbia e goccioline.
Fatta questa necessaria premessa esplicativa, ho per te una bella e una brutta notizia, e inizierò proprio da quest’ultima.
Non esistono fotocamere indistruttibili, nemmeno quelle più costose, ma esistono fotocamere che resistono agli agenti esterni meglio delle altre.
Valutare l’efficacia della tropicalizzazione per proteggere la fotocamera
Purtroppo la tropicalizzazione è diventata un must nel mondo del marketing e le case produttrici talvolta pompano le prestazioni delle loro fotocamere per attirare nuovi acquirenti. Proprio come i negozi di souvenir che cercano di venderti i K-Way a 1€ nei giorni di diluvio universale promettendo miracoli.
Il punto è che resistente all’acqua non è proprio la stessa cosa di impermeabile. Senza entrare troppo nel dettaglio, sappi che una fotocamera tropicalizzata deve presentare un codice IP, ossia un valore che indica il grado di protezione di un apparecchio elettronico contro la penetrazione di corpi estranei solidi e/o liquidi: in mancanza di questo codice, non c’è davvero nulla che possa attestare la resistenza di una fotocamera agli agenti esterni. Per questo motivo, ti invito a fare sempre attenzione alla veridicità della tropicalizzazione verificando il codice IP.
Qui di seguito puoi vedere una tabella esplicativa dei differenti gradi di protezione:
Fonte: https://www.emd112.it/blog/news/indice-protezione-ip-per-defibrillatori-dae/
Inoltre, una fotocamera (veramente) tropicalizzata si paga, e anche cara: se ti vendono una entry-level come resistente a qualsiasi evento atmosferico, ricorda loro che la Olympus OM-D E-M1X, l’ammiraglia delle fotocamere tropicalizzate che può lavorare senza problemi fino a parecchi gradi sotto lo zero, ha un prezzo si vendita di circa 2.000€.
E lo sai qual è il suo codice IP? IP01. Hai capito bene. È per questo che posso affermare che non esistono fotocamere indistruttibili!
Ma allora la bella notizia qual è?
La bella notizia è che puoi proteggere la tua fotocamera senza spendere un occhio della testa.
Vediamo insieme tutte le dritte e gli accorgimenti necessari su come proteggere la fotocamera dagli eventi atmosferici.
Il primo è forse il più importante 😉
Controlla le previsioni meteo
Ti sembrerà banale, ma non lo è. Controllare le previsioni meteo è fondamentale per una serie di ragioni.
Primo: sapere che tempo farà ti permette di preparare il tuo zaino con tutto l’occorrente evitando, quindi, danni seri all’attrezzatura.
Vorresti ritrovarti sulla vetta del monte nel bel mezzo di un improvviso acquazzone estivo senza la minima protezione per la tua fotocamera?
Secondo: sapere che tempo farà ti permette di organizzare le tue uscite fotografiche speciali. Magari sei proprio alla ricerca dell’acquazzone in vetta, magari ti sei messo in testa di fotografare i fulmini, ma ricordati sempre che le uscite in condizioni “estreme” vanno ragionate. Se vai di rado in montagna ma hai deciso di voler scattare durante una tormenta di neve, forse sarebbe meglio contattare qualche esperto di montagna che venga insieme a te.
Terzo: non tutti amiamo o cerchiamo il rischio, di qualsiasi natura esso sia. Sapere che tempo farà ti permette di evitare situazioni spiacevoli o addirittura pericolose.
Come proteggere la fotocamera dalla pioggia
Insidiosa nemica della nostra fotocamera, la pioggia è forse l’agente atmosferico meno amato, proprio perché se l’acqua riesce a penetrare fino ai circuiti elettrici, questi possono subire danni irreversibili.
Ma se i fotografi naturalistici del National Geographic trascorrono settimane intere in qualche angolo remoto dell’Amazzonia durante la stagione delle piogge, non deve essere poi così impossibile proteggere la fotocamera.
Zaino impermeabile per proteggere la fotocamera
Senza uno zaino fotografico professionale da viaggio impermeabile probabilmente saresti fregato.
Prima di tutto, durante la fase di scelta, fai sempre attenzione alle diciture water-resistant e waterproof: come ti spiegavo poco fa, la resistenza all’acqua non ti garantisce una totale e sicura impermeabilità e, non a caso, gli zaini resistenti all’acqua includono (quasi) sempre una cover antipioggia.
Vediamo insieme qualche modello professionale diviso per fasce di prezzo.
Zaino fotografico professionale da viaggio impermeabile sotto 50€
Perfetti per chi ha un budget limitato o per chi, alle prime armi, vuole testare il comfort di uno zaino fotografico.
CADeN Zaino Fotografico Borsa per Fotocamera
Realizzato in poliestere idrorepellente poliestere ad alta densità, è uno zaino comodo, capiente, di buona fattura e resistente. Mi raccomando: non immergerlo in acqua, non è mica a tenuta stagna!
TARION TB-02 Zaino Fotografico Porta Piccolo
Sebbene non si tratti di un modello 100% impermeabile, non potevo non parlarti di Tarion, brand specializzato in attrezzatura fotografica. Compatto ma spazioso, include una cover antipioggia che ne garantisce l’impermeabilità.
Zaino fotografico professionale da viaggio impermeabile sotto 100€
Passiamo alla fascia leggermente superiore, ma comunque adatta a tutte le tasche. A volte spendere qualche euro in più ci assicura un investimento durevole nel tempo.
ESDDI Zaino Fotocamera Borsa Impermeabile
Comodo, versatile e ben imbottito: questo zaino della ESDDI, inoltre, presenta uno schienale traspirante, adatto per chi ama godersi belle escursioni in montagna anche grazie al peso ridotto (poco meno di 1 kg). Anche in questo caso la cover antipioggia inclusa ci assicura l’impermeabilità al 100%, nonostante sia realizzato in nylon poliestere resistente all’acqua.
TARION RB-02 Zaino Fotografico Impermeabile
Altro modello Tarion. Stavolta un prodotto di indiscutibile qualità superiore, impermeabilità IPX5 (quindi 12,5 L di pioggia al minuto) grazie al rivestimento in fibra di poliestere e materiale in pelle di alta qualità.
K&F Concept Zaino Fotografico 2 in 1
Firmato K&F Concept, questo zaino multifunzione è perfetto per il viaggiatore da zaino in spalla che non vuole rinunciare allo scomparto dove riporre fotocamera e obiettivo. Quasi interamente realizzato in materiale cerato, include la cover antipioggia nel prezzo.
Neewer Zaino Fotografico Professionale Impermeabile
Multiuso, confortevole e traspirante, questo zaino impermeabile presenta una serratura antifurto a combinazione. Versatile e organizzabile al suo interno, è realizzato in nylon e, attenzione, non include la cover antipioggia.
Zaino fotografico professionale da viaggio impermeabile sopra i 100€
Passiamo ai top di gamma, per chi sa bene cosa cerca e non teme sborsare qualche centinaia di euro.
TARION Pro PB-01 Zaino Fotografico G
Capiente, pratico e sicuro, questo zaino arriva a contenere anche doppia fotocamera con 7 lenti, oltre al treppiedi e eventuali altri accessori. In tessuto di nylon resistente agli strappi e resistente all’acqua, nel prezzo include cover antipioggia e una case protettiva di dimensioni ridotte.
I prodotti Peakdesign sono sempre una certezza. L’iconico Everyday Backpack rappresenta la comodità e la professionalità per eccellenza. Unico neo: il prezzo.
Qui il video ufficiale su come organizzare il tuo zaino:
Il Defender degli zaini. Vanta un codice di protezione IPX7 (anche per brevi immersioni fino a 1 metro) grazie al nylon 100% impermeabile e le cuciture a tenuta stagna.
Attenzione: non ho avuto modo di provare tutti questi prodotti, quindi analizza con cura le caratteristiche tecniche prima di procedere con l’acquisto!
Il mio consiglio? Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Io metto sempre la cover impermeabile per sicurezza, non si sa mai! Addirittura, a me piacere riporre i miei obiettivi all’interno di singoli sacchetti impermeabili per scongiurare qualsiasi danno.
Custodia impermeabile per proteggere la fotocamera dall’acqua
Probabilmente la più famosa tra le custodie antipioggia. La celeberrima Shell firmata Peakdesign serve a proteggere la fotocamera da agenti esterni (sia solidi che liquidi) come acqua, neve, polvere e dalle abrasioni in genere. Si presenta come una membrana stretch che avvolge la fotocamera ed è utilizzabile sia in fase di scatto che come rivestimento protettivo nello zaino.
Esistono tre differenti misure (Small, Medium, Large) consultabili dal sito ufficiale secondo la seguente guida all’acquisto.
Ti posto anche il video ufficiale per consigli e suggerimenti d’utilizzo:
Busta parapioggia per proteggere la fotocamera dalla pioggia
Le custodie o buste parapioggia rappresentano un altro metodo efficace per proteggere la fotocamera dalla pioggia, o in generale da qualsiasi agente liquido esterno. Presentano un’apertura frontale per permettere all’obiettivo di avere una visuale libera e due ingressi laterali per l’inserimento delle mani.
Esistono tante marche e tanti modelli diversi, devi spulciare un po’ online per capire quale si adatta meglio alla tua fotocamera e al tuo obiettivo per dimensioni e per l’utilizzo che ne vuoi fare.
Se ami i metodi casalinghi o hai bisogno della soluzione dell’ultimo secondo, puoi realizzare una busta parapioggia con le tue mani: ti basta un sacchetto di plastica trasparente, uno di quelli che utilizzi come copriabito. Devi creare un buco in corrispondenza dell’obiettivo, un ingresso per le mani e assicurarti che la fotocamera sia protetta in ogni sua parte.
È questo il metodo assolutamente infallibile (più o meno dai) che ha usato il nostro Marco per fotografare l’Holi Festival in India…una settimana di foto tra polveri colorati e acqua, un incubo!
Ti posto il tutorial di un nostro collega fotografo che ti spiega passo dopo passo come realizzare una busta antipioggia fai da te!
Panno in microfibra per proteggere la fotocamera
Nonostante le dovute accortezze, ahimè, può succedere che qualche goccia di pioggia finisca sulla lente dell’obiettivo che, per scattare, non risulta mai coperto frontalmente.
La soluzione è, però, più semplice del previsto: porta sempre con te un panno in microfibra. Sì, hai capito bene, uno di quelli colorati con cui asciughi il lavello dopo averlo pulito.
I panni in microfibra sono molto utili e comodi perché ultra leggeri, super assorbenti e delicati sulle superfici; altro aspetto da non sottovalutare, si asciugano velocemente.
Dato che non occupano spazio, mettine sempre uno nel tuo zaino fotografico!
Salvaschermo, paraluce e set filtri UV per proteggere la fotocamera
Puoi proteggere lo schermo LCD della tua fotocamera con un semplice salvaschermo in vetro temperato, come quelli che applichiamo sugli schermi dei nostri smartphone. Prima di acquistarlo fai attenzione alle dimensioni, ogni modello ne vuole uno specifico.
Inserisco il link Amazon per alcuni modelli Sony Alpha, giusto per darti un’idea:
Pellicola Protettiva Sony Alpha
Altrettanto utili, paraluce e filtri UV (ne parliamo in questo articolo): combinati insieme, oltre a prevenire bagliori indesiderati nei nostri scatti, possono aiutarci a proteggere ulteriormente la lente del nostro obiettivo. Anche qui devi verificare la compatibilità con il modello della tua fotocamera.
Il set che trovi qui è per un obiettivo Canon RF 50mm:
Ultimissima accortezza che ti suggerisco è quella di non sostituire mai l’obiettivo della fotocamera se non sei completamente al riparo che sia da pioggia, neve o sabbia: qualsiasi minima cosa dovesse finire tra il corpo macchina e l’obiettivo rischierebbe di danneggiarla seriamente.
Come proteggere la fotocamera da gelo, neve e umidità
Abbiamo già visto come proteggere la fotocamera in condizioni di estremo freddo (persino in Siberia!). Facciamo allora una veloce carrellata dei principali consigli da seguire per evitare che il freddo metta KO la tua fotocamera, e anche te.
Sappi che se la pioggia rappresenta un bel nemico, neve, gelo e umidità lo sono all’ennesima potenza!
Sacchetto isolante per proteggere la fotocamera
Uno dei principali problemi legati al freddo è che il passaggio da un luogo (estremamente) freddo a uno più caldo può provocare uno shock termico alla fotocamera. Ne consegue la creazione di condensa al suo interno, la quale potrebbe a sua volta ghiacciarsi se esposta di nuovo a bassissime temperature.
Per ovviare al problema della condensa e dell’umidità, strano ma vero, ricorriamo al fai da te: è fondamentale inserire la fotocamera all’interno di un sacchetto isolante ermetico ogni qualvolta si passa da un luogo ad un altro con conseguente elevato sbalzo termico.
Inserendo la fotocamera all’interno del sacchetto, riduciamo così il trauma che l’apparecchiatura elettronica potrebbe subire.
Ecco ad esempio degli ottimi sacchetti isolanti ermetici (ma anche quelli per mettere in freezer gli avanzi di cibo, con chiusura ermetica, andranno benissimo).
È importante non rimuovere la fotocamera dall’interno del sacchetto fino a che questa non si sarà acclimatata. Da cosa si deduce? Basta toccarla, se al tatto la superficie è sempre fredda, allora non è ancora pronta.
Silica gel per proteggere la fotocamera
All’interno del sacchetto ermetico, poi, ti consiglio di inserire qualche bustina di gel di silice (sì, proprio quelli che trovi quando compri un paio di scarpe) per deumidificare l’ambiente: sono davvero molto utili per assorbire il vapore acqueo in eccesso che potrebbe danneggiare la tua apparecchiatura fotografica.
Batterie extra
Il freddo, inoltre, fa sì che le prestazioni della fotocamera, nonché della batteria, possano ridursi drasticamente: può succedere, infatti, che si congeli l’autofocus, o che la batteria duri molto meno del previsto raggiungendo addirittura un calo del 30% rispetto alla sua durata a regime.
Per evitare di ritrovarti con il 10% di batteria quando meno te lo aspetti, ti consiglio caldamente di:
– Portare sempre un paio di batterie in più dentro un sacchetto isolante (non si sa mai!);
– Riporre le batterie in un luogo caldo, ad esempio a contatto con il tuo corpo in un taschino interno del giubbetto;
– Portare un caricatore portatile per ricaricare in caso di necessità.
Inutile dire che avere uno zaino e una custodia impermeabili e imbottiti, in situazioni “glaciali”, può esserti di grande aiuto.
Anche il panno in microfibra può essere molto utile se adagiato sulla fotocamera nel caso in cui, ad esempio, posizionassi la fotocamera sul treppiedi durante una nevicata, esponendola al freddo per un lungo periodo; lo stesso vale per il paraluce e i filtri UV: quanto più riusciamo a proteggere la fotocamera, tanto meno rischiamo di fare qualche danno.
Quanto al treppiedi, poi, ti consiglio di procurartene uno in fibra di carbonio: ricorda sempre che l’alluminio è un ottimo conduttore e può risultare estremamente freddo al tocco, nonché potenzialmente “pericoloso” per la fotocamera.
Treppiedi fibra di carbonio Amazon
Come proteggere le mani per fotografare al freddo
Abbiamo visto come proteggere la fotocamera dal freddo, ma proteggere le mani (che ci servono indubbiamente per maneggiare la fotocamera) dal rischio di congelamento è altrettanto importante.
Indossa sempre un paio di guanti per tenere le tue mani al caldo: orientati verso un modello che ti lasci le dita libere, o perlomeno il pollice e l’indice. Ti assicuro che non è per niente facile scattare con i guanti da neve!
Sappi che esistono dei guanti fatti apposta per i fotografi: noi per la Siberia abbiamo optato per Vallerret, ottima marca che ci ha probabilmente salvato le dita in più di un’occasione.
Un’altra trovata (geniale) a cui non posso più rinunciare è di portarmi sempre dietro degli scaldamani tascabili. Sollievo assicurato.
Come proteggere la fotocamera dalla sabbia
Bianca o vulcanica che sia, non c’è da fidarsi. La sabbia è subdola perché, fintantoché il vento è fermo, sembra innocua. Ma, appunto, basta una folata e già non lo è più.
Il pericolo legato alla sabbia è che questa possa infilarsi nelle piccole cavità della fotocamera per poi restarci: inutile dire di non appoggiare mai la tua apparecchiatura direttamente a contatto con sabbia o terra. Abbi sempre l’accortezza di riporla in un luogo (mi raccomando) asciutto e pulito.
Se, però, dovesse finirci sopra qualche granello, non disperare: evita fin da subito il tentativo di rimuovere la sabbia con le dita, perché con la pressione della tua mano rischieresti di graffiare la fotocamera.
Ti consiglio, invece, questo kit di pulizia completo, che include un soffietto a mano compatto e un pennellino necessari per la rimozione dei granelli anche dalle fessure più insidiose.
Se, poi, dovesse tirare un po’ di vento, la sabbia potrebbe scagliarsi sulla tua fotocamera provocando qualche graffietto: la Peak Design Shell anche in questo caso può esserti davvero utile, così come il paraluce e le pellicole per schermo e lenti (queste protezioni, inoltre, faranno comodo anche per proteggere la fotocamera dalla salsedine).
Ricordati sempre di non sostituire mai l’obiettivo proprio quando sei in spiaggia, peggio se tira vento.
Come proteggere la fotocamera dal caldo
Ebbene sì, anche il caldo può seriamente danneggiare gli apparecchi elettronici. Pensa a quelle volte che hai lasciato il tuo smartphone sull’asciugamano sotto il sole cocente di agosto: ecco, alle fotocamere succede più o meno la stessa cosa.
Cerca di non tenere la fotocamera troppo tempo sotto il sole. Se, ad esempio, devi fare uno shooting in spiaggia, potresti procurarti uno di questi ombrelli pratici e facilmente regolabili per garantirti un po’ d’ombra.
Se, poi, dovessi accorgerti che la fotocamera si è surriscaldata, una soluzione potrebbe essere quella di avvolgerla in un telo e inserirla nello zaino con del ghiaccio istantaneo per raffreddarla.
Stipulare un’assicurazione
Se non lo sapevi, esiste un’assicurazione ad hoc per i dispositivi elettronici: che sia per furto o per danni accidentali, puoi assicurare la tua fotocamera e dormire sonni tranquilli.
Esistono diverse opzioni in commercio, come quella di Findomestic o di simplesurance, e in ogni caso puoi godere di una copertura a 360°.
A ogni modo, sta a te valutare se conviene o meno stipulare una polizza assicurativa sulla base all’effettivo valore della tua fotocamera; inoltre, tieni a mente che nelle assicurazioni di viaggio o nelle formule casa vi è sempre una tutela contro furti e rapine.
Conclusioni
Siamo giunti al termine anche stavolta.
Spero di essere riuscita ad offrirti una bella panoramica su come proteggere la fotocamera, ma se ti fosse rimasto qualche dubbio, lascia un commento qui sotto e saremo ben felici di aiutarti.
Ti mando un abbraccio,
Elisa
PS: Dimenticavo! Se hai letto questo articolo e hai capito per l’ennesima volta che la fotografia è la tua strada, allora non puoi perderti il nostro corso completo Da Zero A Fotografo, dedicato a tutti gli aspiranti Steve McCurry (de’ noialtri)!
E se ancora non ti ho convinto, vieni a scoprire gratuitamente le basi del corso da Zero a Fotografo, non te ne pentirai!