Fotografare l’aurora boreale (anche da smartphone): trucchi e consigli

C’è un sogno nel cassetto che accomuna chiunque abbia una passione per i viaggi e interesse verso la fotografia: vedere (e fotografare) l’aurora boreale.
Lo so bene, perché è stato anche il mio per tanti anni, ogni volta mi chiedevo quando e come effettivamente sarei riuscito a vederla finendo sempre per ripetermi il famoso “prima o poi”.
Poi finalmente sono riuscito a realizzare quel sogno: il viaggio nel grande Nord tanto agognato, le notti lunghe e fredde in attesa di scorgere qualche luce nel cielo, e poi…eccola! La notte si spacca e l’aurora comincia a danzare sopra di te…e tu desideri solo riuscire a fotografarla con altrettanta vividezza!
Lascia che te lo dica, non è facile. Specie se, come me all’epoca, hai solo uno smartphone per fotografare l’aurora boreale.
Eppure, ecco cosa sono riuscito a ottenere…
Quindi non preoccuparti, ti darò tutti gli strumenti e i consigli che ti servono per poter realizzare questo sogno fotografico con qualsiasi attrezzatura tu possieda (oltre alla possibilità di partire direttamente con noi di Fotografinviaggio, per vivere questa esperienza nel migliore dei modi)!
Cos’è e come si forma l’aurora boreale
Prima di addentrarci nelle tecniche per fotografarla, è importante capire cosa stiamo ammirando per immortalarla al meglio. Conosciuta anche come “luci del nord”, è uno dei fenomeni naturali più spettacolari e affascinanti visibili nell’emisfero settentrionale.
Si manifesta come luci colorate in movimento nel cielo notturno e può assumere diverse forme tra cui archi, bande o raggi con colori come il verde, blu, rosso o viola.
La causa, per dirla in parole povere, va ricercata nelle particelle cariche provenienti dal sole, principalmente protoni ed elettroni, che interagiscono con il campo magnetico terrestre.
Queste particelle solari vengono canalizzate verso i poli magnetici e collidono con gli atomi e le molecole presenti nell’atmosfera terrestre, generando la caratteristica luminescenza.
L’intensità e il colore che l’aurora boreale può assumere dipende quindi da diversi fattori come l’altitudine, l’attività solare, la quantità di energia coinvolta, la composizione del gas atmosferico e la densità dell’atmosfera.
Vedere l’aurora boreale
Dove vedere l’aurora boreale
Diversamente da quello che puoi pensare i luoghi in cui puoi osservarla non sono così pochi.
L’aurora boreale può essere vista nell’ovale aurorale dell’emisfero settentrionale, un’area a forma di anello con un raggio di 2500 km dal polo magnetico terrestre.
Più ti avvicini a questa regione, più hai possibilità di vederla.
I paesi interessati sono:
Europa: Paesi nordici come Norvegia, Svezia e Finlandia offrono spettacolari viste dell’aurora boreale. La Norvegia è particolarmente rinomata per le sue città settentrionali come Tromsø e le Isole Lofoten.
Isole del nord: Groenlandia e Islanda, anche se politicamente sono considerate europee, sono sicuramente più remote delle mete sopra citate, ma non meno gettonate. In realtà è più facile e veloce andare a vedere l’aurora boreale in Islanda (volo diretto) che a Tromsø (dove serve fare almeno uno scalo).
America del Nord: Alaska e Canada (soprattutto le regioni dello Yukon e dei Territori del Nord-Ovest) sono mete ideali per vedere le luci del nord.
Asia: regioni come la Siberia in Russia sono famose per l’osservazione dell’aurora boreale.
Come dicevo, una delle mete più famose è sicuramente l’Islanda, scelta non solo per la possibilità di vedere le spettacolari luci ma anche per la grande quantità e varietà di paesaggi ed ecosistemi naturali che offre.
È infatti proprio dove io ho avvistato (e fotografato) l’aurora boreale che ti ho mostrato!
Viaggiare qui mi ha regalato alcune delle esperienze più belle e intense della mia vita e ti consiglio di fare lo stesso.
Proprio per questo il team di Fotografinviaggio ha scelto l’Islanda per partire per un viaggio di gruppo fotografico con SiVola a novembre. Sarai dei nostri?

Quando vedere l’aurora boreale
Il periodo migliore per vedere l’aurora boreale è sicuramente quello invernale quando le notti sono più lunghe e buie.
Detto questo, la fascia di tempo esatto cambia a seconda della latitudine e dalle condizioni meteorologiche.
Generalmente è quello che va da settembre a inizio aprile circa, ma ad esempio in Islanda è possibile vederla già verso fine agosto.
Dunque la scelta migliore ricade sicuramente sui mesi di ottobre e novembre, e da fine gennaio a marzo, dove le ore di buio e l’aria tersa dell’inverno giocano un ruolo fondamentale.
Mentre la fascia oraria migliore è quella che va dalle 22:00 alle 2:00, quando il cielo è più buio.
Come vedere l’aurora boreale
Non esistono dei veri e propri modi per vedere l’aurora boreale, si tratta di un fenomeno altamente imprevedibile, ma la chiave è sicuramente essere nel posto giusto al momento giusto.
Dovrai viaggiare nei Paesi giusti durante i mesi sopra indicati, sperare di trovare dei giorni di bel tempo (non come la nostra Ilaria, che in una settimana in Lapponia ha visto tanti fiocchi di neve ma nemmeno una stella), recarti in luoghi abbastanza bui la sera, e avere la pazienza di aspettare fuori al freddo che la nostra amata si manifesti.
Come vedi non è semplice.
Tuttavia ci sono diversi strumenti che ci facilitano di molto il lavoro:

Viaggi organizzati per vedere l’aurora:
Possono aumentare notevolmente la possibilità di vederla.
I tour operator offrono spesso itinerari ideati appositamente per praticare la “caccia all’aurora”.
In alcuni tour (decisamente più costosi) potrai dormire in speciali alloggi stile igloo tutti in vetro, nei quali addirittura il consierge della struttura ti sveglierà in caso l’aurora appaia sopra la tua testa mentre dormi.
Un viaggio di gruppo come il nostro di novembre in Islanda combinerà l’esperienza del viaggio con quella del workshop fotografico, aiutandoti a portare a casa scatti mozzafiato con qualsiasi fotocamera tu possieda (anche uno smartphone va benone!)
App previsioni aurora:
Esistono diverse app che forniscono previsioni sull’attività aurorale, come My Aurora Forecast (Apple e Android) e Aurora Alerts (Apple e Android) che si basano su dati scientifici, possono essere un sicuramente un aiuto ma non farci troppo affidamento.
A breve ti spiegherò come utilizzare queste app e a cosa fare attenzione.
Passaparola:
Se viaggi in autonomia, chiedere ai locali o ai viaggiatori che incontri è sicuramente un ottimo modo per capire se e dove loro hanno avuto degli avvistamenti e regolarsi di conseguenza.

Come fotografare l’aurora boreale
Ma veniamo al sodo.
Abbiamo visto cos’è, come si forma, dove, come e quando vederla.
Ora dovresti avere tutti gli elementi che ti servono per poter andare a caccia dell’aurora boreale.
Prima però metti in conto che se vuoi veramente vedere e soprattutto fotografare l’aurora boreale dovrai essere paziente e lungimirante.
In sintesi può voler dire passare diverse ore al freddo, di notte, dopo una giornata intera di viaggio, controllando costantemente che si presentino le condizioni ideali. È un premio che meritano solo i veri appassionati insomma.
Detto questo, la tua fatica sarà sicuramente ripagata se apparirà e soprattutto quando riuscirai a fotografarla!
Te lo assicuro per esperienza personale. Mi è capitato di dover rimanere fermo al freddo fino alle 2.00 di notte, ma, mentre i miei compagni di viaggio si sono “arresi” e andati a dormire, io sono stato ripagato con una delle esperienze più belle della mia vita.
Ma cosa fare una volta avvistata?
Infatti è un fenomeno che solitamente dura pochi minuti, a volte anche secondi, e per poterlo fotografare abbiamo bisogno di essere pronti ad ogni evenienza.
Che tu abbia uno smartphone o una fotocamera ti spiegherò passo per passo tutto quello che devi sapere per scattere delle foto supende.
Vediamo quali sono gli accorgimenti da prendere, indipendentemente da quello che userai per scattare.
Consigli per fotografare l’aurora boreale

Meteo e attività solare
Il meteo è fondamentale, abbiamo bisogno di tenere in considerazione due fattori:
Buio: Cerca un posto lontano da ogni inquinamento luminoso e tieni in considerazione anche i cicli lunari, vedere l’aurora boreale con la luna piena può essere più difficile (ma non impossibile, anche perché la luna sorge e tramonta in tempi che non coincidono con la lunga notte polare).
Nuvole: Controlla spesso il meteo e assicurati che sia sereno, vedere l’aurora con le nuvole è quasi impossibile, dipende sempre dalla quantità e l’entità delle perturbazioni.
Una volta controllato il meteo si passa all’attività solare: anche questa è determinante e ti farà risparmiare un viaggio a vuoto, senza attività solare non ci sarà nessuna aurora.
E come si vede l’attività solare? Semplice, con le app per vedere l’aurora boreale di cui ti ho parlato sopra.
Dobbiamo tenere in considerazione due fattori:
Indice Kp (K planetario): Indica l’intensità in una scala da Kp0 a Kp9, dove al livello più basso l’aurora non sarà visibile a occhio nudo, anche se probabilmente scattando qualche foto al cielo notturno potrà essere catturata dalla macchina, mentre dal livello 3-4 si avrà già un’aurora luminosa e forte.
Indice G (tempesta geomagnetica): Una volta che il Kp supera il livello 5 (evento raro) si prende in considerazione anche l’indice G che va da 1 a 5 ( es. Kp5 = G1 e così via).
Quando l’attività solare sarà al suo massimo sarà possibile vedere la corona boreale, ovvero l’aurora esplode formando un cerchio che si muove molto velocemente.
Non farti spaventare da questi numeri, sono più semplici di quello che pensi e sono indicati in tutte le app che ti ho già indicato.
Ti basti pensare che io sono riuscito a scattare quella foto con un Kp di 3-4 e con un semplice smartphone.
Tuttavia questi indici non sono affidabili al 100% quindi il modo migliore rimane sempre quello di uscire a caccia, se il cielo è sereno, fissandolo con pazienza e speranza.
Su Google troverai molti siti utili con queste previsioni, io personalmente ho sempre usato le app indicate sopra, scaricabili su smartphone.
Negli ultimi anni inoltre l’attività solare ha raggiunto livelli interessanti: il picco del ciclo solare è previsto tra il 2023 e il 2026, quindi vedere l’aurora boreale nel 2024 dovrebbe essere più facile, fortuna permettendo.
Durante il mio viaggio in Islanda a ottobre 2023 mi è capitato di vederla quasi ogni notte, in modo più o meno intenso.
Abbigliamento per andare a caccia dell’aurora boreale

Un altro accorgimento fondamentale è sicuramente l’abbigliamento tecnico adatto.
Per fotografare l’aurora boreale, come abbiamo già detto, dovrai passare molte ore fuori al freddo in paesi in cui di notte le temperature possono scendere anche di molto sotto lo zero.
L’ideale è vestirsi a strati quindi, intimo termico o in pura lana come primo strato, un pile pesante o maglione in lana come secondo, e un giaccone/pantaloni impermeabili e antivento, o direttamente una tuta da sci pesante.
Infine scarponi da sci o da trekking pesanti e sciarpa, calze, cappello tecnici o in lana.
Per ultimo un paio di guanti leggeri che ti permettano di usare attrezzi come smartphone o fotocamera, e uno più pesante per tenere le mani al caldo quando non ti servono (il team di Fotografinviaggio utilizza i guanti Vallerret).
Credimi, non lesinare su quest’ultimo aspetto. Non hai idea di quanto ho sofferto il freddo alle mani per mancanza di guanti pesanti cercando di fotografare l’aurora boreale.
Se vuoi approfondire i nostri consigli per fotografare sotto zero, leggi l’articolo dedicato
Come fotografare l’aurora boreale con una fotocamera digitale

Perfetto, ora possiamo scendere più nello specifico.
La soluzione migliore per scattare delle foto di alta qualità è sicuramente usare una camera professionale.
Vediamo quindi tutto quello che ti serve per preparare lo scatto, indipendentemente dalla fascia di prezzo della tua fotocamera.
Attrezzatura fotografica
Treppiede: deve essere sufficientemente stabile in caso di vento (e spesso nel Grande Nord ce n’è), anche delle minime vibrazioni potrebbero rovinarvi gli scatti. Quelli della Manfrotto sono una garanzia.
Comando remoto o autoscatto: proprio per evitare il problema delle vibrazioni. Le fotocamere moderne permettono di utilizzare lo smartphone per questa funzione.
Fotocamera DSLR o Mirrorless: L’importante è che abbia le impostazioni manuali per avere il controllo totale su esposizione, apertura e sensibilità ISO. Meglio una full-frame, per poter osare un po’ di più nell’alzare gli ISO senza il rumore digitale.
Batterie extra: al freddo tendono a consumare di più rispetto al solito, ricordati quindi di tenerle al caldo all’interno della giacca.
Obiettivo angolare o grandangolare luminoso: f1.4, f1.8 o f2.8 sono le scelte ideali.
Torcia da testa: Per poter illuminare l’ambiente intorno a te e impostare la macchina avendo le mani libere, o anche per fare del light painting (ovvero disegnare strisce di luce nella foto). Cerca di procurarti una luce sia bianca che rossa per non disturbare il tuo occhio una volta che si è abituato al buio.
Impostazioni
Una volta che disponi di tutta l’attrezzatura necessaria dovrai regolare le impostazioni nel migliore dei modi.
Un consiglio che ti do è quello di regolare prima di uscire per fotografare l’aurora boreale, questo ti permetterà di risparmiare tempo prezioso che potrebbe costarti uno scatto fantastico, oltre a ridurre il freddo alle dita che prenderai.
Vediamo quindi cosa regolare:
Formato RAW: questo formato ti permetterà di fare scatti molto più dettagliati e di qualità in modo da poterli lavorare in post-produzione nel migliore dei modi.
Se vuoi sapere perché dovresti scattare foto in formato RAW, leggi il nostro articolo
Messa a fuoco: imposta la messa a fuoco su manuale puntando la luna o le stelle per una composizione ottimale, oppure scegli “infinito”. Nonostante la modalità automatica sia molto utile di giorno, potremmo correre il rischio che la fotocamera cerchi costantemente qualcosa da mettere a fuoco durante le notti buie.
Flash: Ovviamente dovrà essere spento per ridurre al minimo l’inquinamento luminoso.
Se vuoi scoprire tutti i modi (corretti) in cui usare il flash, leggi il nostro articolo
Bilanciamento del bianco: Non esiste un bilanciamento del bianco perfetto per fotografare l’aurora boreale, tuttavia ci sono degli accorgimenti per determinare il tipo di scelta:
- Manuale: si può impostare tra 3500 e 4000 K
- Incandescenza: Questa impostazione fa risaltare maggiormente i toni del blu e quelli freddi in generale.
- Fluorescente: Ideale per realizzare scatti più vicini a ciò che si vede a occhio nudo.
Detto questo l’ideale è sperimentare, è difficile determinare l’impostazione migliore proprio perchè i colori dell’aurora boreale cambiano in continuazione, sicuramente evita di usare il bilanciamento automatico proprio per quest’ultimo motivo.
In ogni caso ricorda che, se scatti in RAW, questa impostazione è l’unica che potrai cambiare senza alcuna perdita di dettagli anche in post-produzione.
Tempi di scatto, apertura e ISO: Questi tre parametri vengono combinati insieme per ottenere effetti diversi a seconda dell’intensità dell’aurora.
- Non particolarmente intensa e rapida: tempi lunghi (tra 15 e 20 sec), ISO bassi (tra 800 e 1000) per cogliere il movimento dell’aurora e il verde brillante.
- Intensa e rapida: tempi brevi (tra 6 e 8 sec) ISO alti (tra 2500 e 3200) per cogliere la sua forma reale.
- Apertura: usa sempre la più ampia concessa dal tuo obiettivo (idealmente uguale o minore di f2.8)
Inoltre se, fosse presente una luna particolarmente intensa che tenderà a sovraesporre il cielo, ti consiglio di scattare con un tempo di 2-3 sec a 800 ISO circa.
Se non sai cosa significano tutte quesate sigle e concetti, è ora che tu faccia un bel corso di fotografia non credi?

Come fotografare l’aurora boreale con smartphone
Magari hai la passione per la fotografia ma non possiedi una fotocamera, solo il tuo fedele smartphone.
In ogni caso non devi preoccuparti, è possibile fotografare l’aurora boreale con il cellulare ed ottenere ottimi risultati.
Io stesso la prima volta andai con il mio telefono (un Samsung S23 Ultra) e riuscii a portare a casa degli scatti molto suggestivi, come quelli che vedi associari al mio nome in questo articolo.
Andiamo quindi a vedere come prepararsi al meglio a seconda del tuo smartphone, e ricordati che non esiste un telefono migliore per fotografare l’aurora boreale (ma avere uno smartphone fotocamera tra i più recenti aiuta a ottenere scatti di maggiore qualità).
Se vuoi imparare a utilizzare in modo professionale la fotocamera che hai sempre in tasca (qualunque smartphone tu possieda), abbiamo il corso che fa per te:

Come fotografare l’aurora boreale con cellulare Android
Se hai un dispositivo Android controlla prima di tutto che possa modificare manualmente le impostazioni utili per poter fotografare l’aurora boreale.
E’ preferibile inoltre utilizzare smartphone di fascia alta con buone capacità di fotografia in condizioni di scarsa illuminazione.
I dispositivi recenti di marche come Samsung, Google Pixel e Huawei sono particolarmente adatti.
Cerca quindi di usare la modalità manuale o Pro, se disponibile, per avere il controllo completo delle impostazioni, e procurati la giusta attrezzatura.
ISO: Aumenta l’ISO a valori alti (1600 o superiore) adatto per gli ambienti con poca luce.
Velocità otturatore: Regola in base alla luminosità dell’aurora, 1-5 sec se è luminosa e colorata, 20-30 se è meno intensa.
Bilanciamento del bianco: Assicurati che sia attorno ai 3200K in modo da ottenere immagini più naturali.
Formato RAW: Se ne hai la possibilità scatta in formato RAW per poter lavorare in post-produzione.
Treppiede e scatto remoto o autoscatto: Per ridurre le vibrazioni.
Modalità notte: la modalità notte non è da sottovalutare, non ti darà la possibilità di settare manualmente i valori ma, se supportata, farà tutto quello che deve per catturare degli scatti più che soddisfacenti.

Come fotografare l’aurora boreale con iPhone
Se hai un iPhone il procedimento sarà diverso.
Modalità notte: attiva questa modalità per prima cosa, l’icona dovrebbe essere disponibile in condizioni di scarsa luminosità, nell’angolo in alto a sinistra.
Flash: ricordati di spegnerlo, diamolo per scontato.
Esposizione: seleziona la freccia nella parte superiore dello schermo per aprire il menu delle impostazioni, seleziona l’impostazione dell’esposizione rappresentata dall’icona della modalità notturna e attiva l’esposizione massima. Con l’icona +/- nello stesso menù regola il livello su un valore negativo e fai diversi tentativi per trovare quello più adatto.
Treppiede e scatto remoto o autoscatto: Anche qui ricordati di ridurre le vibrazioni al minimo.
App per fotografare l’aurora boreale
Nel caso tu non abbia la possibilità di modificare a dovere le impostazioni della fotocamera esistono diverse app che possono aiutare.
Personalmente non le ho mai usate, ma ti lascio comunque le più conosciute nel caso tu le voglia provare:
Northern Lights Photo Taker: Per iOS, ti permetterà di scattare foto migliori dell’aurora boreale senza modifiche manuali.
ProCam X Lite: Gratuita e per Android, permette di modificare maggiormente le impostazioni della fotocamera e di scattare con poca luce.
NightCap Camera: Anche questa consente di scattare e realizzare video 4K in condizioni di scarsa luminosità con iPhone.
Queste sono solo alcune delle numerose app disponibili per fotografare l’aurora boreale, il consiglio è di provarne diversi e vedere quale meglio si adatta al tuo dispositivo.

Post-produzione
Una volta riusciti a fotografare l’aurora boreale, il lavoro non è finito.
Infatti entra in gioco la post-produzione, una fase cruciale per migliorare le foto dell’aurora boreale.
Hai a disposizione diversi programmi tra cui scegliere, quelli più professionali sono sicuramente Adobe Lightroom e Adobe Photoshop, entrambi a pagamento, mentre per chi non vuole spendere consiglio di provare GIMP (GNU Image Manipulation Program).
Un altro dei nostri preferiti, adatto soprattutto a chi è alle prime armi e vuole un software più “automatico”, è Luminar Neo – disponibile al 10% in meno con il codice FIV10.
Sia Lightroom che Luminar sono disponibili come app per il telefono.
Questi programmi offrono una vasta gamma di funzionalità per migliorare le immagini.
Per quanti riguarda i settaggi interessati durante l’editing, ti consiglio di sperimentare con:
- esposizione, abbassala per scurire il cielo e far risaltare l’aurora;
- contrasto, per aumentare appunto il contrasto tra luci e ombre;
- saturazione, per rendere i colori più accesi (attenzione a non esagerare). Per un effetto simile ma più naturale, gioca con la vividezza.
- nitidezza, per ridurre il rumore digitale e migliorare la qualità dell’immagine.
Impara tutti i trucchi del mestiere di un vero Lightroom Master: le tue foto non saranno mai più noiose e piatte!

Aurore boreale in Italia
Nonostante sia molto raro è possibile vedere l’aurora boreale anche in Italia, cosa che è già successa durante il corso del 2024.
Le migliori possibilità si verificano nelle zone montuose delle Alpi e nelle regioni più a nord del Paese durante i periodi di intensa attività geomagnetica.
Ti lascio qui qualche foto.
Nel caso tu voglia tentare la sorte ti consiglio di tenerti informato riguardo l’attività solare attraverso i principali canali di informazione, e ovviamente seguendoci sui social come Instagram dove pubblichiamo nelle Stories questo genere di aggiornamenti.
Conclusioni
Concludo questo articolo sperando di esserti stato utile, fotografare l’aurora boreale è sempre stato un mio sogno fin da quando ero ragazzino e spero di aiutarti a realizzarlo.
Ricordati solo che, se significa per te quello che ha significato per me, una volta scattata la tua foto, ti converrà posare la fotocamera o il telefono e cercare di vivere appieno il momento.
Niente sarà più indelebile ed emozionante di un ricordo impresso per sempre nella tua memoria.
Un abbraccio,
Riccardo Bencivenga
Ora che sai tutto ciò che ti serve sapere per fotografare l’aurora boreale…perché non vieni con noi in Islanda a imparare a farlo in questo viaggio ALL INCLUSIVE?

FAQ su come fotografare l’aurora
Come fotografare l’aurora boreale?
Se vuoi veramente vedere e soprattutto fotografare l’aurora boreale dovrai essere paziente e lungimirante.
In sintesi dovresti recarti nei mesi invernali nei luoghi che rientrano nell’ovale aurorale, controllare il meteo e le app che prevedono l’aurora, e poi passare diverse ore al freddo controllando costantemente che si presentino le condizioni ideali. È un premio che meritano solo i veri appassionati insomma.
Che obiettivo serve per fotografare l’aurora boreale?
Obiettivo angolare o grandangolare luminoso: f1.4, f1.8 o f2.8 sono le scelte ideali.
Dove fotografare l’aurora boreale?
Europa: Paesi nordici come Norvegia, Svezia e Finlandia offrono spettacolari viste dell’aurora boreale. La Norvegia è particolarmente rinomata per le sue città settentrionali come Tromsø e le Isole Lofoten.
Isole del nord: Groenlandia e Islanda,anche se politicamente sono considerate europee, sono sicuramente più remote delle mete sopra citate, ma non meno gettonate. In realtà è più facile e veloce andare a vedere l’aurora boreale in Islanda (volo diretto) che a Tromsø (dove serve fare almeno uno scalo).
America del Nord: Alaska e Canada (soprattutto le regioni dello Yukon e dei Territori del Nord-Ovest) sono mete ideali per vedere le luci del nord.
Asia: regioni come la Siberia in Russia sono famose per l’osservazione dell’aurora boreale.
Come fotografare aurora boreale con cellulare Android?
Cerca di usare la modalità manuale o Pro, se disponibile, per avere il controllo completo delle impostazioni, e imposta il telefono come segue:
ISO: Aumenta l’ISO a valori alti (1600 o superiore) adatto per gli ambienti con poca luce.
Velocità otturatore: Regola in base alla luminosità dell’aurora, 1-5 sec se è luminosa e colorata, 20-30 se è meno intensa.
Bilanciamento del bianco: Assicurati che sia attorno ai 3200K in modo da ottenere immagini più naturali.
Formato RAW: Se ne hai la possibilità scatta in formato RAW per poter lavorare in post-produzione.
Treppiede e scatto remoto o autoscatto: Per ridurre le vibrazioni.
Modalità notte: la modalità notte non è da sottovalutare, non ti darà la possibilità di settare manualmente i valori ma, se supportata, farà tutto quello che deve per catturare degli scatti più che soddisfacenti.