Lightroom vs Luminar NEO: Qual è il miglior Software di Post-Produzione?
Scegliere il miglior software di post-produzione non è un’impresa facile, probabilmente perché non esiste un’unica risposta.
A seconda del tipo di fotografie che scattiamo, del nostro livello come fotografi, delle nostre competenze come fotoeditor, del tempo e dell’impegno che vogliamo dedicarci, la risposta può essere molto diversa.
Io personalmente non amo la post-produzione: è una fase che mi porta via tantissimo tempo e non mi diverte come invece quella di creazione dell’immagine e di scatto.
Ma è anche uni degli elementi che ritengo più essenziali al completamento dell’opera fotografica: non farla, o farla senza impegno, significa rinunciare a far uscire dall’immagine ciò che noi avevamo visto, e lasciar invece fare a una macchina.
Insomma, un peccato. E quando si capisce la logica dietro la post produzione, cosa si nasconde dietro quei mille pulsantini e cursori da muovere, in realtà comincia anche a essere divertente!
All’interno dei “circoli” fotografici per tanto tempo davanti a questa domanda, comunque, c’è stata quasi sempre una sola risposta: Lightroom.
Il programma di Adobe fratello di Photoshop è considerato lo standard dalla maggior parte dei fotografi.
Ma negli ultimi anni, complici anche gli avanzamenti della tecnologia, altri contendenti hanno iniziato a erodere il primato di Adobe.
In particolare uno tra tutti è Skylum, che con il suo programma Luminar NEO basato fortemente sull’intelligenza artificiale si è imposto come un concorrente agguerrito.
Ma cosa cambia tra l’uno e l’altro?
Quale conviene di più?
In ultima analisi, tra i tanti programmi di fotoritocco esistenti, qual è migliore tra Lightroom Classic e Luminar NEO?
Io è qualche mese che li uso entrambi, e devo dire che sono rimasta davvero sorpresa dalle capacità di Luminar e dalla rapidità con cui mi permette di portare una foto al risultato finale rispetto a Lightroom.
Tanto che abbiamo avviato una partnership con Luminar per offrire ai nostri lettori e studenti uno sconto del 10% sul costo dell’abbonamento (o del pagamento una tantum, che come vedrai è una sua caratteristica).
Ma questo significa che consiglio Luminar rispetto a Lightroom per tutti i fotografi?
Assolutamente no, e il fatto che offriamo questo sconto non vuole essere un incentivo pubblicitario, ma un vantaggio per i nostri lettori che decidano di acquistarlo.
E quindi oggi voglio proprio fare questo:
un confronto OGGETTIVO tra Lightroom e Luminar funzione per funzione, caratteristica per caratteristica, foto alla mano post-prodotte con l’uno e con l’altro software.
Per aiutarti a decidere quale meriti la tua attenzione (io, come vedrai in fondo all’articolo, ho anche trovato un modo tutto mio di scegliere il vincitore).
Lightroom e Luminar NEO: differenze e similitudini
Entrambi sono software di post-produzione fotografica avanzati, ma hanno caratteristiche e funzionalità diverse che possono fare la differenza nel tuo flusso di lavoro.
Signori e signore, ecco a voi i due contendenti dunque.
Se dovessimo presentarli in poche parole e dire qual è meglio tra Luminar e Lightroom, scriveremmo:
- Lightroom Classic, prodotto da Adobe, è uno dei software più popolari e utilizzati nel mondo della fotografia.
È una soluzione completa che non solo ti permette di editare le tue foto in modo professionale, ma offre anche strumenti avanzati per organizzare e archiviare le tue immagini.
È amato sia dai principianti che dai professionisti del settore e ha una vasta comunità di utenti che condividono consigli e tutorial.
Però è costoso, offre solo un abbonamento mensile, ed è parecchio complesso da utilizzare in modo completo senza aver studiato.
È il software che noi abbiamo sempre usato, così come la maggior parte dei fotografi.
Solo che noi, a differenza della maggior parte dei fotografi, lo usiamo davvero al 99% delle sue potenzialità…e i risultati si vedono.
Per questo abbiamo creato il nostro corso Lightroom Master, in cui trasmettiamo non solo le informazioni sull’uso del software specifico, ma le competenze per comprendere le decisioni di post-produzione e soprattutto, il nostro flusso di lavoro testato negli anni.
Scopri Lightroom Master e prendi il controllo delle tue foto!
Sembra difficile da battere…e invece qualcuno ci prova!
- Dall’altra parte abbiamo Luminar NEO, sviluppato da Skylum, un software che sta rapidamente guadagnando popolarità grazie alla sua interfaccia intuitiva e ai suoi strumenti potenti di editing basato sull’intelligenza artificiale.
Anche se consente meno controllo sui dettagli rispetto al precedente, Luminar NEO vince per la sua facilità d’uso e per le funzionalità innovative di IA, che permettono di ottenere risultati sorprendenti in pochi clic.
Entrambi i software hanno i loro punti di forza e possono essere un’ottima scelta a seconda delle tue esigenze.
Ho avuto la possibilità di utilizzare entrambi in modo approfondito come ti dicevo e voglio condividere con te le mie impressioni e le caratteristiche che li rendono unici, con esempi pratici presi dalle foto che ho editato con entrambi.
Qual è il software di post-produzione più facile tra Luminar NEO e Lightroom?
Un aspetto fondamentale dei software di post-produzione fotografica è l’interfaccia utente, o per dirla in altro modo la facilità d’uso.
Luminar NEO: un’interfaccia intuitiva per tutti
Partiamo da Luminar NEO. Una delle prime cose che noterai utilizzando questo software è la pulizia dell’interfaccia utente.
Ogni voce ha la sua sezione espandibile, che all’interno ha pochi, pochissimi cursori.
Tutto è automatizzato con l’AI, o comunque ridotto all’essenziale. Certo, puoi approfondire con le maschere o con altri strumenti più di fino, ma puoi fare una post-produzione completa ed efficace con 3-4 clic.
Tutto è ben organizzato e intuitivo, rendendo il processo di editing un vero piacere.
Anche se sei un principiante, troverai facilmente le funzioni che ti servono e imparerai in fretta a sfruttare al meglio tutti gli strumenti a tua disposizione.
Luminar NEO è stato proprio progettato per essere accessibile a tutti, e si vede!
Lightroom: un classico che mostra l’età
Passando a Lightroom, è chiaro che ci troviamo di fronte a un vero e proprio gigante del settore. Ma forse proprio per questo l’interfaccia utente è meno intuitiva rispetto a quella di Luminar NEO.
Ci sono moltissime funzioni e strumenti, ma a volte possono essere un po’ nascosti o meno accessibili, specialmente per chi è alle prime armi.
Quando inizi ad espandere le varie sezioni ti trovi davanti a strati su strati di cursori dai nomi improbabili da muovere, e molto spesso ci sono cose che si possono fare solo utilizzando le scorciatoie da tastiera, che quindi o hai studiato o non saprai mai.
Non fraintendermi, una volta che hai preso la mano, Lightroom è uno strumento potentissimo, che permette di fare cose molto più approfondite e correzioni delicate che Luminar si sogna…
ma la curva di apprendimento è sicuramente più ripida.
Quale software di post-produzione scegliere? Dipende da quanta voglia di studiare hai!
Insomma, se stai cercando un software con un’interfaccia utente pulita e intuitiva, che ti permetta di iniziare subito a lavorare sulle tue foto senza troppi intoppi e di fare edit “massicci” in pochi clic, Luminar NEO è la scelta giusta per te.
D’altra parte, se vuoi davvero tirare fuori il massimo dalle tue foto e hai voglia di dedicare un po’ più di tempo per imparare a navigare in un’interfaccia utente più complessa (ti basta seguire il nostro corso Lightroom Master per imparare a usarlo in pochi giorni al 90-95% delle potenzialità!), un software professionale come Lightroom è quello che fa per te.
Potenzialità degli strumenti di editing: Luminar NEO vs Lightroom
Ho detto a inizio articolo che bene o male tutti i software di postproduzione fanno le stesse cose.
Questo è vero, ma è anche falso.
Ci sono strumenti che questi due software hanno in comune, ma altri che sono specifici punti di forza dell’uno o dell’altro.
Luminar NEO: il miglior software per fotoritocco facile
Luminar NEO si distingue per la sua capacità di offrire strumenti di editing anche molto spinti, più vicini al fotoritocco che all’editing fotografico, che ti permettono di dare libero sfogo alla tua creatività e trasformare una foto in modi anche estremi.
Come le funzionalità come il Cielo AI, che ti consente di sostituire il cielo in pochi secondi.
O gli strumenti per la rimozione delle macchie generativi, che ricreano la scena che vai a cancellare in modo intelligente.
O quelli per la riduzione del micromosso, puoi aggiustare le foto che hanno qualche difetto senza dover passare ore in post-produzione.
È come avere un assistente virtuale che capisce esattamente cosa vuoi fare e ti aiuta a realizzarlo in modo semplice e intuitivo.
Certo, il rischio di farsi prendere la mano ed esagerare con la post c’è…ma, senza cadere nel fotomontaggio spinto e mettere aurore boreali dove non c’erano o cose del genere, vuoi mettere la gioia di poter salvare una foto come questa, riportando un bel cielo interessante dove la fotocamera aveva visto solo bianco?
Lightroom: perfetto per lavori di fino su ogni dettaglio
Dall’altra parte, con Lightroom, gli strumenti di modifica sono incredibilmente potenti e ti permettono di effettuare ritocchi sia leggeri che avanzati con una precisione millimetrica.
Su Lightroom non esistono (con poche eccezioni, che vedremo a breve) strumenti di fotoritocco spinto come la sostituzione del cielo:
anche se questo strumento si sta aprendo sempre più alle funzionalità AI, rimane perlopiù al lavoro manuale del fotografo fare specifiche correzioni alla scena.
Se vuoi fare ritocchi più spinti dovrai spostarti su Photoshop, un programma più votato alla grafica, o cambiare proprio strumento.
In compenso, la magia della post-produzione con Lightroom, una volta imparate le “formule”, è impagabile:
vedere un’immagine che pian piano, ritocchino dopo ritocchino, si trasforma in quello che TU avevi visto scattando, non ha prezzo.
È forse uno degli aspetti più belli della fotografia, al pari di come era veder prendere forma la foto in camera oscura…
Che tu debba correggere l’esposizione, bilanciare i colori o affinare i dettagli, Lightroom mette a tua disposizione tutto ciò di cui hai bisogno.
E se vuoi fare ritocchi “di massa” in pochi clic come su Luminar, puoi sempre utilizzare i preset.
Noi abbiamo creato un pacchetto di Predefiniti (o Preset) che incorpora anche le variazioni di esposizione che solitamente vanno fatte manualmente, così da garantire davvero una post-produzione completa in un clic.
Scopri il Magic VSA Preset Pack per Lightroom e semplifica al massimo la post-produzione.
Confronto Luminar-Lightroom per la qualità degli strumenti
Di nuovo quindi, dipende tutto da quello che cerchi.
Se ami sperimentare, vuoi strumenti che ti permettano di essere il più creativo possibile, ma allo stesso tempo hai poco tempo e vuoi ottenere risultati in pochi clic, Luminar NEO potrebbe essere la scelta giusta per te.
D’altra parte, se cerchi potenza, precisione e un set completo di strumenti di editing, Lightroom è probabilmente la soluzione più giusta.
Qual è il miglior software di post-produzione con Intelligenza Artificiale?
Un’altra branca che merita attenzione è l’AI nella post-produzione.
Luminar NEO, il campione dell’AI nella post-produzione
Luminar è un campione su questo, ha iniziato a inserire l’intelligenza artificiale nei suoi software ben prima che Adobe ci iniziasse anche solo a pensare.
E così oggi Luminar offre ai suoi utenti funzionalità pazzesche (alcune incluse, altre da acquistare a parte) come:
- Cielo AI
- Senza Disturbo AI
- Dettagli
- Riduzione Rumore
- Supernitido AI
- Upscale AI
- Focus Stacking
- Migliora con AI (che fa tutto in automatico,. come un preset intelligente)
- Ritratto Bokeh AI
- Luce Modificata AI
- E molti altri (ne vengono rilasciati di nuovi ogni pochi mesi)
Come detto, tutti questi tool sono basati sull’intelligenza artificiale, quindi il software analizza la foto e, senza che tu debba fare nulla (a parte magari decidere quanto “intensa” la modifica da applicare), migliora la foto.
A dir poco magico.
Lightroom Classic e l’AI: una combo promettente
Oggi però anche Lightroom sta integrando funzioni fenomenali, e per la prima volta in un suo aggiornamento ha addirittura inserito (in Beta) una funzionalità esclusiva che Luminar non ha (aggiornamento 13.1 di ottobre 2023):
la sfocatura dello sfondo basata sull’AI.
O meglio, anche Luminar ce l’ha (si chiama “effetto bokeh” e permette di sfocare lo sfondo dietro un soggetto), ma è una funzione limitata alle foto con un chiaro soggetto in primo piano.
Mentre l’alternativa di Lightroom ha (come per il resto) opzioni di modifica estremamente delicate e avanzate che, se si impara come usarle, permettono di applicare questa funzione anche a foto complesse come quella sopra del leone in mezzo ai fili d’erba.
Ma entriamo nel dettaglio di una delle funzionalità AI più utili, disponibili su entrambe le piattaforme:
La riduzione disturbo basata sull’AI in Lightroom VS Luminar
Questa funzione infatti permette di rendere nitide e definite anche immagini scattate con camere meno performanti, o grandi ingrandimenti (crop) come quelli che si fanno spesso durante i safari fotografici.
È una funzione che fa davvero la differenza tra una foto buona e una WOW!
In generale quello che ho notato usando le funzionalità di riduzione disturbo IA dell’uno e dell’altro software è che Luminar:
- è molto più veloce nell’applicre le modifiche
- in compenso non sempre è precisissimo, tende al pixelato
Al contrario Lightroom:
- ci mette un tempo terribilmente lungo ad applicare le modifiche, richiedendo un sacco di risorse alla CPU che quindi spesso rallenta il programma e impedisce di proseguire con gli edit su altre foto
- ma in compenso porta un risultato leggermente più preciso e naturale, quando finito
Gestione dei file e organizzazione in Luminar e Lightroom
Potresti chiederti: “ma cosa me ne frega dell’organizzazione dei file?”.
Be’ ti sbagli, è un aspetto fondamentale che è tra l’altro sviluppato in modo molto diverso da Luminar e Lightroom.
Luminar: un sistema di gestione basico
Luminar ha un approccio piuttosto semplice quando si tratta di gestire i file. Carichi le tue foto e le vedi tutte presenti nella piattaforma.
Non ci sono molte opzioni per categorizzare le immagini, suddividerle in cartelle o altro: è tutto alla luce del sole.
Se è la prima volta che ti avvicini alla post-produzione, questa può essere una manna dal cielo: nessuna complicazione, solo la tua foto e il lavoro che vai a farci.
Tutto è a portata di mano e non ti perderai in inutili complicazioni.
Ma sebbene sia pratico per chi ha una libreria di immagini non troppo vasta, potrebbe mostrare qualche limite con archivi più corposi.
Se arrivi da strumenti più professionali, insomma, noterai che non è avanzato in termini di opzioni di organizzazione e potresti sentire la mancanza di un “sistema”.
Lightroom: “Organizzazione” è la parola chiave
Lightroom, d’altra parte, è noto anche per le sue potenti funzioni di organizzazione.
Puoi archiviare, gestire e categorizzare le tue foto in modi che potrebbero sembrare travolgenti all’inizio, ma una volta che ti ci abitui, ti chiedi come hai fatto a farne a meno.
Puoi assegnare parole chiave, stelle, bandiere e molto altro ancora.
Inoltre, grazie al cloud di Adobe, hai la possibilità di accedere alle tue foto da qualsiasi dispositivo, in qualsiasi momento.
Ma attenzione, tutto questo potere comporta di nuovo una curva di apprendimento più ripida, anche su questo fronte.
Un tipico errore da novellino è “perdere” le proprie foto nei meandri degli archivi di Lightroom…
Qual è il miglior software per organizzare le immagini da post-produrre?
Quando si tratta di confrontare le opzioni di gestione dei file tra i due, Lightroom ha sicuramente un vantaggio in termini di funzionalità.
Soprattutto se hai una libreria di immagini di grandi dimensioni, l’organizzazione di Lightroom è essenziale (ma anche la sua velocità di esportazione).
Mentre, come per i punti precedenti, se stai cercando qualcosa di più semplice, Luminar potrebbe essere la scelta più adatta per te.
Luminar NEO vs Lightroom: quale offre il miglior rapporto qualità-prezzo?
Da ultimo ma non meno importante, perché in fondo anche il costo del nostro hobby fotografico impatta sulle nostre decisioni, consideriamo un aspetto cruciale quando si sceglie un software di post-produzione fotografica:
il rapporto qualità-prezzo.
Lightroom: un programma di editing in abbonamento, costoso ma con tanti bonus
Ovviamente Lightroom, il gigante della post-produzione fotografica, fa i prezzi che vuole. E infatti la spesa si sente.
Lightroom Classic è disponibile solo tramite un abbonamento mensile o annuale, il che risulta costoso nel lungo periodo, e se non si post-produce in maniera massiccia può non valerne la pena.
È importante considerare comunque che con l’abbonamento ottieni non solo il software di Lightroom, ma anche Photoshop, un numero variabile di GB di spazio nel Cloud, la versione Premium dell’app per smartphone, e l’accesso a una vasta gamma di risorse, tutorial e a una comunità creativa globale.
C’è anche da dire che è possibile trovare vecchie versioni di Lightroom da scaricare online gratis (versioni “craccate”, come si suol dire). Ma visti gli strumenti potenziati dall’IA resi disponibili negli ultimi aggiornamenti (per i quali realizziamo aggiornamenti anche al nostro videocorso, così che sia sempre attuale) è un peccato perderseli.
PS: Attenzione a non cadere in qualche trappola acquistando solo “Lightroom”, tra l’altro: quello che vuoi avere è Lightroom Classic, che è il software completo, mentre Lightroom è una versione semplificata e meno performante (eh sì, non gli piace semplificare la vita degli utenti a quelli di Adobe).
Luminar NEO: un software di post-produzione economico e con pagamento unico
Passiamo a Luminar NEO mettendo sul tavolo forse il suo più grande vantaggio rispetto a Lightroom: il prezzo. O meglio, la forma di pagamento.
Perché questo software è disponibile sia nella formula ad abbonamento, come Lightroom, sia attraverso l’acquisto di una licenza perpetua, il che significa che paghi una volta sola e il programma è tuo per sempre.
E la parte migliore?
Il prezzo è davvero accessibile!
E a questi prezzi devi togliere ancora il 10% che hai con lo sconto dei Fotografinviaggio con il codice FIV10:
Con Luminar NEO quindi hai un risparmio notevole e se preferisci non devi preoccuparti di abbonamenti mensili o annuali, il che lo rende un’opzione ottima soprattutto per chi sta iniziando nel mondo della fotografia o fa un uso saltuario dei programmi di post-produzione.
Miglior software di post-produzione per Qualità-Prezzo? Luminar NEO
Il vincitore in questo caso è Luminar NEO, che offre un’ottima soluzione a basso costo con strumenti potenti e un’interfaccia intuitiva, perfetta per chi vuole ottenere risultati di qualità senza spendere una fortuna.
D’altra parte, se sei un professionista, o comunque un appassionato che cerca funzionalità avanzate e gli altri bonus di cui abbiamo parlato, l’investimento in Lightroom potrebbe essere la scelta giusta per te.
Mobile photo editing: quale app per la post produzione da smartphone?
Un’ultima voce che va affrontata (e in cui purtroppo non c’è gara perché Luminar non ha un’app specifica), è quella della post produzione da smartphone.
Lightroom Mobile: la miglior app per modificare fotografie
Lightroom non delude quando si tratta di funzionalità mobile. L’app mobile di Lightroom è completa e ti permette di fare praticamente tutto ciò che faresti sulla versione desktop.
Puoi modificare le tue foto, organizzarle, e persino sfruttare i preset direttamente dal tuo smartphone o tablet.
E la cosa migliore? È gratis sia per Apple che per Android!
Esatto, al contrario della controparte desktop, si può usare l’app di Lightroom in modo totalmente gratuito – ci sono solo alcune funzioni extra a pagamento, ma tutto ciò che ti può servire per una post efficace dal cellulare è gratis.
Luminar NEO è il grande assente nelle app di fotoritocco
Luminar NEO non ha un’app specifica come Lightroom, si limita a offrire un’app chiamata Luminar Share (Android e Apple) per inviarsi le foto tra smartphone e app desktop Luminar.
Ma questo è un problema se preferisci usare Luminar per la tua post-produzione?
Non veramente, perché in fondo puoi usare Luminar NEO sul computer e Lightroom Mobile (che tanto, lo ripeto, è gratis) sul cellulare!
E avere il meglio dei due mondi, magari con i nostri preset da applicare al volo.
Vuoi migliorare la tua fotografia da smartphone e imparare anche a fare una post-produzione professionale con il tuo cellulare? Dai un’occhiata al nostro corso Smartphotographer Pro!
Come integrare Lightroom e Luminar NEO nella tua post-produzione
Ma quindi, alla fine della fiera, qual è il miglior software di post produzione tra Luminar NEO e Lightroom Classic?
Come avrai capito la scelta dipende dalle tue necessità:
- Vuoi un software per la post-produzione economico, che sia rapido, semplice da usare e imparare, automatizzato il più possibile, e non ti interessa di avere il controllo sui dettagli?
Allora scegli Luminar tutta la vita. - Vuoi prendere il controllo delle tue foto al massimo livello, fin nel minimo dettaglio, e non ti spaventa dover studiare per simparare a fare post-produzione, anche se questo significa spendere un po’ di più?
Allora Lightroom è il programma per te (in abbinato con il nostro corso Lightroom Master 😉 ).
Devo dirti la verità, io non sono riuscita a scegliere.
Ho trovato delle funzionalità fantastiche in Luminar, ma non riesco a rinunciare al controllo a cui Lightroom mi ha abituata.
E allora?
Ho deciso di non sceglierne uno ma di usarli entrambi!
Perché utilizzare Lightroom e Luminar insieme?
La risposta te l’ho già data.
Lightroom è fantastico per l’organizzazione delle tue foto e offre strumenti di editing molto potenti.
D’altra parte, Luminar NEO porta sul tavolo strumenti unici e specifici che possono davvero fare la differenza in termini di creatività e qualità dell’immagine.
E la cosa bella è che è facilissimo usarli insieme, perché Luminar funziona sia come software stand-alone, sia come Plug-In di Lightroom!
Come integrarli nel tuo flusso di lavoro
Il mio consiglio è di iniziare con Lightroom. Importa le tue foto, organizzale e fai le prime regolazioni di base. Lightroom è imbattibile quando si tratta di gestire grandi quantità di immagini e ti aiuterà a mantenere tutto in ordine.
Una volta che hai fatto le tue regolazioni di base all’immagine, aprila in Luminar NEO.
Qui, puoi sperimentare con i loro strumenti unici, come i filtri AI e gli strumenti di miglioramento rapido.
Questi strumenti possono davvero fare la differenza e portare le tue foto a un livello completamente nuovo.
I vantaggi di Luminar Neo come plugin di Lightroom
Utilizzando Lightroom e Luminar NEO insieme, otterrai il meglio da entrambi i mondi.
Avrai a disposizione strumenti di organizzazione e editing di alto livello da Lightroom, combinati con le capacità creative uniche di Luminar NEO.
Inoltre, questo approccio ti permetterà di risparmiare tempo, poiché potrai fare le regolazioni di base rapidamente in Lightroom e poi concentrarti sugli aspetti creativi in Luminar NEO.
Se proprio vuoi portare la tua post-produzione al livello successivo, puoi integrare anche Imagen nel tuo flusso di lavoro.
Imagen AI è un’integrazione di Lightroom che lavora con la Libreria Adobe, permettendoti di applicare una serie di modifiche intelligenti alle foto in maniera automatizzata grazie all’AI.
Leggi l’articolo sull’Intelligenza Artificiale nella fotografia e Post-produzione per scoprire come io li uso tutti e 3 per sveltire il mio processo di editing!
Come scegliere il software di post-produzione giusto
Qualunque software di post-produzione finirai per scegliere, ci sono 3 cose che ho capito essere aspetti fondamentali da considerare.
1. Decidi che tipo di fotoeditor vuoi essere
Il primo consiglio che voglio darti è di fare un discorso onesto sui tuoi obiettivi di post-produzione.
Di base tutti i software di editing fotografico offrono le stesse caratteristiche: alcuni le chiamano in un modo piuttosto che in un altro, oppure le accorpano in una funzione complessiva.
Non è facile confrontare le caratteristiche a monte a meno che tu non abbia ben chiaro COSA vuoi ottenere: un editing veloce? Massimo controllo? Effetti speciali? Un ritocco leggero?
Ad ogni risultato si adatta meglio uno strumento…prova, prova, prova (quasi tutti i software offrono la prova gratuita tra l’altro)!
Solo così potrai davvero capire cosa il software ha da offrirti e come può aiutarti a esprimere al meglio la tua creatività.
Anche perché una volta che avrai imparato a usarne uno, in un certo senso saprai usarli tutti.
Vuoi migliorare la tua fotografia e al contempo imparare le basi della post-produzione, che potrai applicare su qualunque software di post-produzione?
Allora scopri come passare Da Zero A Fotografo con noi!
2. Dedica tempo all’apprendimento e all’uso pratico
Tutti vogliono studiare fotografia, intesa come l’arte della composizione, dello scatto, la tecnica fotografica, etc…ma pochi capiscono che la foto finale si crea ANCHE in post-produzione.
E che lo studio di questa branca è tanto importante quanto qualsiasi altra.
Inutile conoscere la regola dei terzi, o qualunque altro strumento che offriamo nel nostro corso online di fotografia, se poi le nostre foto sono spente, con colori smorti, poco tridimensionali o vivaci…perché non le abbiamo post-prodotte!
Quindi dedica tempo all’apprendimento del software che sceglierai, sia a livello pratico (facendo) che teorico.
Non scoraggiarti se all’inizio sembra complicato o se i risultati non sono immediatamente quelli sperati.
Quasi ancora più importante della tecnica è stabilire un corretto flusso di lavoro, che permette di non perdersi nei meandri della post.
Per questo nel nostro corso Lightroom Master non insegniamo solo a utilizzare il programma nello specifico, ma spieghiamo qual è il nostro flusso di post-produzione e perché, mostrando a cosa serve ogni singolo cursore (a prescindere dal nome specifico nel programma).
Se vuoi fare sul serio con la fotografia non sottovalutare la post-produzione, insomma:
studia con noi e diventa un Lightroom Master!
3. Ogni Software ha il suo modo di fare le cose
Infine, ricorda che ogni software ha un suo modo specifico di eseguire gli interventi. Lightroom e Luminar NEO, ad esempio, offrono prima di tutto approcci diversi alla post-produzione.
Mentre Lightroom è un vero e proprio colosso, con una miriade di strumenti e funzionalità molto avanzate, che ti lascia avere il controllo su tutto (risultando però così difficile senza uno studio dietro), Luminar NEO punta di più sulla semplicità e sull’intuitività, offrendo soluzioni rapide per migliorare le tue foto.
Sta a te decidere quale approccio si adatta meglio al tuo stile e alle tue esigenze.
Spero che questo articolo di confronto tra Luminar NEO e Lightroom ti sia stato utile!
Qualunque cosa tu scelga, ricordati che la post-produzione è parte integrante del lavoro fotografico: se non la fai tu, la lasci fare alla fotocamera!
Prendi il controllo delle tue foto e diventa il fotografo che sogni di essere con la nostra Travel Photography Academy!
Un abbraccio,
Ila
Ciao. Intanto complimenti: capita di rado di leggere recensioni e confronti così completi e chiari. Avrei solo un dubbio…anche Luminar Neo apre files RAW o lavora solo sui JPEG? E – se LN lavora sui RAW – ha la gestione delle correzioni delle deformazioni degli obiettivi?
Grazie
Grazie mille per i complimenti, sono felice che l’articolo ti sia piaciuto! Sì Luminar lavora sui file RAW senza problemi, mentre non mi sembra che ci sia una funzione specifica per la correzione dell’obiettivo – è un software molto più basico per certi versi che non va tanto a fare la post-produzione in camera chiara come Lightroom, appunto, ma a migliorare l’immagine con l’AI in base ai nostri bisogni. Per questo io mi trovo molto bene nell’utilizzo congiunto con anche LR di cui parlo nell’articolo 🙂