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Intelligenza artificiale e fotografia: come sfruttare l’AI nel photo editingFotografiaIntelligenza artificiale e fotografia: come sfruttare l’AI nel photo editing

Intelligenza artificiale e fotografia: come sfruttare l’AI nel photo editing

photo editing AI

Ormai non c’è campo in cui non si parli di Intelligenza Artificiale (AI o IA), e la fotografia non fa eccezione. Che se ne parli in modo critico (come i casi di concorsi a cui hanno partecipato foto realizzate con l’AI, in modo catastrofico (“rimarremo tutti senza lavoro!”) o positivo, poco conta.

Ciò che conta è che l’AI è qui per restare, e che nel mondo della fotografia, dove i progressi digitali spingono continuamente i confini della creatività, i fotografi non possono più ignorarla.

Così come sarebbe poco sensato oggi scattare con una fotocamera analogica o utilizzare il focus manuale (a meno di non farlo per un motivo specifico), così l’intelligenza artificiale in fotografia sta cambiando le regole del gioco, e presto chi non si adegua si troverà nella peggiore delle ipotesi davvero senza lavoro…e nella migliore, semplicemente sprecherà tantissimo tempo per ottenere risultati pari ad altri.

Non parlo tanto della fase di scatto della foto: in quella, penso che la creazione di immagini con AI sia per gli amatori sia poco più che un giochino simpatico da provare al computer. In fondo, noi fotografi in viaggio AMIAMO fotografare proprio perché viaggiamo, e viceversa. Generare una foto con l’AI può essere divertente, ma non ci dà l’emozione di nessuna delle due cose originali.

Il campo in cui penso che più sia utile (e interessante) l’intelligenza artificiale è quello della post-produzione.

Con la sua capacità di analizzare, elaborare e migliorare le immagini in modi mai immaginati prima, l’AI nel photo editing sta rivoluzionando le regole del gioco.

E lo dico da persona che ama sia fotografare che editare le foto…ma odia le interminabili ore che richiede quest’ultima attività! Sarai d’accordo con me immagino.

Bene, dimenticale. Sono finiti i giorni in cui si passavano ore e ore a modificare e ritoccare meticolosamente le fotografie. Grazie all’intelligenza artificiale, i fotografi hanno ora accesso a una miriade di strumenti potenti che possono trasformare istantaneamente le loro immagini, consentendogli di concentrarsi maggiormente sugli aspetti artistici e narrativi del lavoro.

Dalla correzione automatica del colore e dalla rimozione degli oggetti al riconoscimento facciale intelligente e al trasferimento dello stile, l’intelligenza artificiale sta ridisegnando il nostro modo di affrontare la post-produzione, rendendola più efficiente, precisa e accessibile che mai.

Strumenti che utilizzano l’intelligenza artificiale per la fotografia

L’intelligenza artificiale era già ampiamente utilizzata nel campo della fotografia da diversi anni, offrendo risultati sorprendenti e innovativi, solo che non se ne parlava in questi termini.

Quando utilizzi la fotocamera del tuo smartphone e lui scatta una foto in cui i colori del cielo e dei soggetti sono molto più vibranti che nella realtà…quella è l’Intelligenza Artificiale.
Quando usi un’applicazione di riconoscimento facciale, utilizza l’IA per identificare i volti nelle immagini e applicare correzioni specifiche. Quando le fotocamere più recenti (come ad esempio le Sony Alpha) identificano e bloccano il focus sull’occhio del soggetto umano o animale…quella è IA.

Cosa c’è di nuovo, allora?

Che l’Intelligenza Artificiale è uscita da “dentro le macchine” e dal regno dei nerd ed è arrivata a portata di tutti con strumenti come Chat GPT, che consentono di chattare con lei e realizzare cose incredibili fino a poco tempo fa.

Qualcosa di simile sta succedendo in fotografia.

Potremmo dividere quello che sta succedendo nel mondo dell’Intelligenza Artificiale in fotografia in 5 macro-categorie:

Tecnologie Text-to-Image

Immagina di poter descrivere una scena con le parole e vedere un’immagine generata automaticamente da quella descrizione. Le tecnologie text-to-image stanno rendendo questo possibile, e i risultati sono davvero impressionanti.

Può essere un ottimo strumento per i fotografi di prodotto o astratti, o per chiunque voglia visualizzare rapidamente un’idea.

Questa categoria di AI per la fotografia è quella che sta facendo più discutere e scandalizzare: in effetti è incredibile ciò che riesce a fare, basta descrivere adeguatamente una scena e i suoi dettagli, e l’AI ci proporrà quell’immagine. Al netto di fare un po’ di casino con le mani umane, e in generale con i dettagli, è un ottimo strumento.

I due programmi più noti per creare immagini con l’Intelligenza Artificiale Text-to-image sono:

Puoi giocare con questi strumenti e provare a vedere cosa ottieni. Ad esempio io ho chiesto a Dall-e di creare un’immagine di un fotografo robot che sfrutta l’intelligenza artificiale per fotografare, in stile realistico da film di fantascienza, ed ecco cos’è uscito:

DALL·E 2023 08 21 17.50.21 Image of a robot photographer using artificial intelligence to take pictures in realistic science fiction movie style

Riconoscimento e Classificazione delle Immagini

L’AI può anche riconoscere e classificare oggetti e persone nelle immagini. Questo può essere utilizzato per organizzare automaticamente le vostre foto, trovare immagini specifiche in una vasta collezione o addirittura per scopi di sicurezza e sorveglianza.

Hai mai usato Google Photo, uno dei migliori programmi per salvare le foto in viaggio, per cercare qualcosa come “vestito rosso” o “cane”? Ecco.

Software di post-produzione basati sull’AI

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Qui è dove a mio parere ci sono le opportunità più interessanti al momento per fotografi professionisti e amatori.

I software di editing fotografico con AI infatti possono migliorare il risultato finale delle nostre foto enormemente, dimezzando i tempi necessari per cose che prima avremmo fatto in modo manuale, come la selezione delle imperfezioni da rimuovere.

Questo è particolarmente utile per i ritratti, poiché consente di apportare miglioramenti mirati come la rimozione delle imperfezioni della pelle o l’aggiunta di dettagli. Un altro esempio è l’applicazione di trasferimento di stile, che utilizza l’IA per imitare lo stile di un’immagine e applicarlo ad altre foto. Questo crea effetti unici e artistici che possono trasformare completamente l’aspetto di un’immagine.

L’intelligenza artificiale viene anche utilizzata per migliorare la qualità delle immagini, riducendo il rumore, regolando la luce e il colore e migliorando la nitidezza complessiva. Questi sono solo alcuni esempi di come l’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui i fotografi lavorano nella post-produzione.

I vantaggi dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella post-produzione

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella post-produzione offre numerosi vantaggi sia per i fotografi professionisti che per gli appassionati.

In primo luogo, l’IA consente di risparmiare una quantità significativa di tempo ed energie nella fase di editing delle immagini. Le funzionalità automatiche e intelligenti dei software basati su intelligenza artificiale riducono la necessità di intervento manuale, consentendo ai fotografi di concentrarsi su altri aspetti del loro lavoro.

In secondo luogo, l’IA offre la possibilità di ottenere risultati di alta qualità in modo rapido ed efficiente. I suoi algoritmi avanzati sono in grado di analizzare le immagini e apportare correzioni precise, migliorando notevolmente la qualità complessiva dei risultati finali.

Infine, l’intelligenza artificiale rende la post-produzione accessibile anche per coloro che non hanno una grande esperienza tecnica.
Abbiamo già parlato dei programmi di fotoritocco migliori e di come modificare le fotografie, ma tutti questi software hanno sempre richiesto un grande sforzo di apprendimento e lo studio di corsi di post-produzione come il nostro Lightroom Master.

Ecco, i software basati su intelligenza artificiale offrono interfacce intuitive e strumenti facili da usare, consentendo a chiunque di ottenere risultati professionali senza dover imparare complesse tecniche di editing.

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AI in post-produzione: i principali strumenti

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  1. Rimozione dello Sfondo e Ritocco Automatico
    Ho provato alcuni programmi che utilizzano l’AI per rimuovere gli sfondi o ritoccare i ritratti, e sono rimasta sbalordito! Con pochi clic, posso ottenere risultati che prima richiedevano ore di lavoro manuale.
  2. Miglioramento della Qualità dell’Immagine
    Alcuni software alimentati dall’AI possono addirittura migliorare la qualità delle immagini, riducendo il rumore e aumentando la nitidezza. Ho testato questa funzione su alcune foto che erano praticamente da buttare a causa del rumore digitale, e i risultati sono stati sorprendenti.
  3. Stilizzazione e Effetti Artistici
    Vuoi trasformare una foto in un dipinto di Van Gogh? Facilissimo! L’AI può analizzare lo stile di un’opera d’arte e applicarlo alle nostre foto, creando risultati davvero unici.
  4. Fotoritocco del cielo e altre parti della foto
    Un’altra funzione molto interessante è quella che con pochi clic permette di sostituire un cielo poco interessante con uno ricco di nuvole, un tramonto, un cielo stellato, e quant’altro. Qui il fotoritocco si fa più spinto e ciascuno deve decidere fin dove si vuole spingere, ma è incredibile cosa si può fare.

Ci sono molti altri strumenti di AI per l’editing fotografico specifici per i singoli software: vediamoli insieme.

Confronto tra software di post-produzione basati sull’intelligenza artificiale

Nel panorama dei software basati su intelligenza artificiale per la post-produzione fotografica, ci sono molte opzioni tra cui scegliere. Alcuni sono nati proprio con l’avvento dell’IA, altri sono software storici che stanno integrando funzioni e strumenti AI sempre più potenti.

Non posso certo dire di aver provato tutti i software esistenti in commercio, ma ho fatto un po’ di ricerche e di test e sono riuscita a trovare dei software AI che davvero dimezzano la quantità di lavoro che investo nella post-produzione, a parità di risultati, e un nuovo workflow che voglio condividere con voi.

Cominciamo dal vedere i principali software AI per il fotoritocco.

Adobe Lightroom e Photoshop AI – le nuove funzioni di Intelligenza Artificiale

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Uno dei software più popolari al mondo tra i fotografi è la suite Adobe, principalmente Lightroom e Photoshop, che offrono una vasta gamma di strumenti avanzati per il ritocco e l’editing delle immagini.

È il software che abbiamo sempre utilizzato noi, quello che mostriamo e insegniamo nei corsi della nostra Travel Photography Academy, e probabilmente quello che offre più controllo sui dettagli e sul risultato finale.

Tuttavia, non si può certo definire uno strumento facile da utilizzare: può richiedere un po’ di tempo per imparare a usare tutte le sue funzionalità in modo efficiente.

Nell’ultimo periodo però Adobe ha cominciato finalmente a inserire l’intelligenza artificiale dentro Lightroom e Photoshop, rendendo operazioni prima macchinose molto più semplici. Grazie agli ultimi aggiornamenti infatti è possibile:

  • Ridurre il rumore delle immagini con l’IA su Lightroom Classic, drasticamente e in modo quasi impeccabile, ricostruendo i pixel rumorosi in modo intelligente e generativo
  • Selezionare automaticamente con le maschere porzioni della foto come cielo, soggetti, primo piano, volti (con tanto di maschere specifiche per occhi, bocca, capelli, etc)
  • Ingrandire una foto, raddoppiando i pixel di cui è costituita e quindi rendendo possibili crop incredibili anche con foto di pochi megapixel
  • Questo si va ad aggiungere alle funzioni già esistenti, come l’unione HDR automatica che andava a rimuovere da sola l'”effetto fantasma” etc.

Ho parlato arabo? Vorresti capire come usare il software di post-produzione più avanzato ma non sai da dove partire?

Non preoccuparti. Iniziare è apparentemente complesso e richiede un po’ di formazione, ma è per questo che teniamo sempre aggiornato il nostro corso Lightroom Master con lo stato dell’arte del software: se acquisti oggi avrai sempre tutte le informazioni sugli aggiornamenti AI di Lightroom!

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Luminar NEO – il software di fotoritocco con AI più intuitivo

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Un’alternativa più intuitiva è sicuramente Luminar NEO.

Si tratta dell’evoluzione di un software già noto per la sua integrazione pionieristica dell’Intelligenza Artificiale, Luminar AI, e offre strumenti di fotoritocco basato sull’AI facili da usare e risultati di alta qualità.

La grossa differenza con Lightroom è che Luminar NEO è un software che offre risultati avanzati anche a chi non ha grandi competenze di post produzione: infatti offre funzionalità con un clic per modifiche rapide e basate su livelli. L’interfaccia di modifica di Luminar è incredibilmente facile da utilizzare.

Un altro vantaggio non da poco è che Luminar ha un modello di acquisto una tantum, mentre Lightroom funziona per abbonamento. Poter acquistare un software una volta sola invece che pagare ogni mese alla lunga può essere un enorme vantaggio economico.

Un altro grande vantaggio? Un super sconto per i Fotografi In Viaggio!

Considera infine che, come vedremo nel workflow, Luminar non deve necessariamente essere usato come software a sé, ma se vuoi (e hai la disponibilità economica per pagarli entrambi) puoi usarlo con plugin di Lightroom/Photoshop per lavorare sulle foto su cui vuoi fare qualcosa di speciale.

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Tra gli strumenti di ritocco basato sull’AI che offre Luminar Neo ci sono:

  • Un sistema di riduzione del rumore che fa degna concorrenza a quello di Lightroom;
  • Un sistema di modifica intelligente del cielo che rende il fotoritocco con AI qualcosa di incredibilmente realistico;
  • il Ritratto bokeh per creare e perfezionare ritratti con sfondo sfocato;
  • Opzioni per modificare volto, occhi e bocca del soggetto in vari modi (es. illuminando e assottigliando il viso, rimuovendo le occhiaie, sbiancando i denti ecc.) – tutto con pochi clic;
  • Migliora con AI, per migliorare automaticamente vari parametri della foto;
  • Supercontrast Portrait, per ritratti super contrastati in un clic;
  • Atmosphere AI, per aumentare o diminuire l’effetto foschia, raggi di sole, etc;
  • Background Removal, per rimuovere oggetti indesiderati in modo intelligente in un clic;
  • GenErase, come sopra ma sostituisce in maniera intelligente le parti rimosse grazie all’IA;
  • SceneExpand, che permette di costruire da zero un’espansione della foto oltre i limiti dei bordi dello scatto.

E molto altro!

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Imagen AI – il software di AI per fotografi che “indovina” il tuo stile

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Un altro software che ho testato con grande soddisfazione e che ho integrato nel mio flusso di lavoro è Imagen AI.

Imagen AI non è un programma alternativo ma un’integrazione di Lightroom – lavora con la Libreria Adobe, permettendoti di applicare una serie di modifiche alle foto in maniera automatizzata grazie all’AI.

In teoria funziona come i Preset Lightroom: un insieme di parametri e modifiche che vengono applicate alla foto per ottenere un certo effetto.

In pratica però è molto diverso, perché le modifiche che fa Imagen AI non sono standard ma basate appunto sull’Intelligenza Artificiale, quindi intelligenti:

Imagen modifica la luce, l’esposizione, le ombre, persino ritaglia la foto in base al contenuto della stessa. Due foto elaborate a partire dallo stesso preset (che su Imagen si chiama Profilo) NON risultano nelle stesse modifiche!

È una cosa veramente fighissima e molto avanzata, che permette. di avere notevoli risparmi di tempo sulla parte più noiosa della post-produzione: l’editing di base delle foto.

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E come si crea un profilo personale su Imagen AI? Facilissimo, in 3 modi:

  1. selezionando quello che ci piace di più tra una serie di Profili predefiniti, creati da fotografi esperti;
  2. caricando un numero notevole di nostre immagini post-prodotte perché l’AI possa analizzarle e replicarne lo stile;
  3. caricando un preset di Lightroom che ci piace.

Quest’ultima è la scelta più intelligente a mio parere: se ad esempio hai acquistato uno dei nostri corsi possiedi tutti i nostri Magic Preset VSA – io ho dato in pasto a Imagen proprio uno dei nostri preset.

O comunque se già utilizzi Lightroom Classic, puoi comprarli o crearti i tuoi.

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E facendo così Imagen mi ha fatto una prima elaborazione delle foto piuttosto accurata, che mi ha permesso di passare direttamente alla fase divertente della post-produzione: quella creativa (fatta su Lightrom e/o Luminar).

Come incorporare il tuo flusso di editing fotografico con l’intelligenza artificiale

Incorporare l’intelligenza artificiale nel proprio flusso di lavoro fotografico può sembrare una sfida, ma con la giusta pianificazione e pratica può diventare una parte integrante del processo creativo, e soprattutto ridurre di molto i tempi.

Io ad esempio ho testato un nuovo flusso di post-produzione che integra tutti e 3 i programmi sopra: all’inizio mi chiedevo se avesse senso usare 3 software di editing AI, ma poi ho scoperto che così riuscivo a dimezzare i miei tempi (e moltiplicare il divertimento).

Innanzitutto, è importante familiarizzare con i concetti di base dell’intelligenza artificiale e comprendere come funzionano i software basati su questo principio.

Ciò richiede tempo e studio, ma ci sono molte risorse online e corsi disponibili per aiutarti a capire come fare la post-produzione, come quelli offerti nella nostra Academy.

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Una volta acquisita una buona comprensione dei fondamenti, inizia ad applicare l’IA alle tue immagini. Inizia con strumenti e funzionalità semplici, come la correzione automatica del colore o la rimozione degli oggetti, per prendere confidenza con il processo. Man mano che acquisisci esperienza, sperimenta con effetti più complessi e avanzati, come il trasferimento di stile o l’ottimizzazione automatica. L’importante è continuare a esplorare le diverse possibilità offerte dall’intelligenza artificiale nella post-produzione fotografica.

Per me Luminar NEO è stata una svolta: è vero che Lightroom dà maggiore libertà e permette di essere più precisi nelle modifiche, ma questo lo rende anche uno strumento demanding, che porta via molto tempo ed energie. Luminar invece, con i suoi ritocchi in un clic, è veloce e super creativo.

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Il mio flusso di post-produzione AI con 3 software

Ecco quindi come io ho deciso di integrare l’AI nel mio processo di editing fotografico:

  1. Importazione delle foto su Lightroom Classic
  2. Selezione delle foto da post-produrre su Lightroom
  3. Importazione su Imagen della Collezione di foto da post-produrre da Lightroom
  4. Applicazione del Profilo su Imagen e re-importazione su Lightroom
  5. Apertura delle foto più belle su Luminar per fare un fotoritocco più spinto
  6. Esportazione da Lightroom

So che il processo sembra macchinoso, ma fare così mi ha permesso di integrare il mio attuale flusso di lavoro con Lightroom e beneficiare dei vantaggi di Luminar (che sono molti) senza rinunciare a nulla.

Sono piccole cose, ad esempio i tag di LR sono molto avanzati e mi trovo meglio, e ho i miei preset per l’esportazione delle foto in vari formati su Lightroom (tutte cose che insegniamo come fare nei nostri corsi).

Se però non ti dispiace abbandonare i prodotti Adobe, oppure se ancora meglio sei agli inizi e cerchi un software di post-produzione professionale ma semplice, vai direttamente con Luminar e non te ne pentirai!

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L’impatto dell’intelligenza artificiale sui fotografi e sull’industria

L’intelligenza artificiale sta avendo un impatto significativo sui fotografi e sull’industria fotografica nel suo complesso.

Da un lato, l’IA offre ai fotografi nuove possibilità creative e strumenti potenti per migliorare le proprie immagini. Questo ci consente di esprimere la propria visione artistica in modo più efficace e di ottenere risultati di alta qualità in modo più efficiente.

D’altra parte, l’intelligenza artificiale solleva anche alcune preoccupazioni e sfide. L’automazione e l’efficienza offerte dall’IA potrebbero portare a una riduzione della domanda di servizi di fotografia e post-produzione tradizionali, mettendo a rischio i posti di lavoro dei fotografi e degli editori fotografici. Senza parlare delle questioni etiche legate alla manipolazione delle immagini e all’uso improprio delle tecnologie di riconoscimento facciale.

Insomma, è un mondo complesso quello a cui ci affacciamo, anche come fotografi. È importante che i fotografi e l’industria fotografica nel suo complesso affrontino queste sfide in modo responsabile e etico, utilizzando l’intelligenza artificiale in modo consapevole e trasparente. Ma soprattutto è importante conoscere il nostro “nemico” per trasformarlo il più possibile in alleato, invece di farci superare e rendere obsoleti da esso.

Tendenze e conseguenze dell’intelligenza artificiale nella fotografia

Ma cosa significa tutto questo? Come cambia concretamente il nostro modo di fotografare?

Io vedo 3 sviluppi interessanti principalmente:

  • Una delle tendenze emergenti è l’integrazione dell’IA nelle fotocamere stesse, consentendo ai fotografi di applicare effetti e correzioni in tempo reale mentre scattano le foto. Questo offre un controllo creativo immediato e una maggiore flessibilità durante il processo di scatto. Ciò significa che le nuove fotocamere saranno sempre più “smart” e ci permetteranno di scattare foto più belle in automatico, ma anche che per creare immagini d’impatto e davvero emozionanti dovremo conoscere ancora meglio gli strumenti e il loro funzionamento base (ad esempio come fotografare in manuale), le regole di composizione, come infrangerle volontariamente per veicolare significati, etc.
  • Un’altra tendenza importante è l’uso dell’apprendimento automatico e delle reti neurali per creare algoritmi di intelligenza artificiale sempre più avanzati e precisi. Questo porta a miglioramenti significativi nella capacità dei software di fotoritocco di migliorare le immagini, anche se non erano perfette in origine. Questo renderà la fotografia più abbordabile e comoda, perché anche con un obiettivo superzoom o tuttofare e una fotocamera che non tiene bene gli ISO alti potremo salvare le foto con un’attenta post-produzione (occorre studiare per capire come riuscirci, però!).
  • Altri sviluppi futuri potrebbero includere l’integrazione dell’IA nel processo di archiviazione e gestione delle immagini, consentendo di organizzare e cercare rapidamente le foto in base ai contenuti e alle caratteristiche specifiche. Questo già succede oggi, ma immagina che meravigliosa opportunità per ritrovare e utilizzare le nostre foto, senza lasciarle a marcire in un hard disk!

Consigli per i fotografi che desiderano adottare l’IA nella post-produzione

Ti ho stimolato a scoprire il mirabolante mondo dell’Intelligenza Artificiale per fotografi? Benissimo, penso che dovresti davvero lanciartici.

Come?

Prima di tutto, investi del tempo nella ricerca dei migliori software e strumenti basati su intelligenza artificiale disponibili sul mercato. Leggi le recensioni di quelli che ti ho indicato, prova le versioni gratuite e confronta le caratteristiche offerte da ciascuno di essi.

Se non hai esperienza né tempo da dedicartici, ti consiglio Luminar NEO – puoi fare la prova gratuita e poi ricordati lo sconto:

Una volta scelto un software, dedicati a imparare a utilizzarlo in modo efficace. Sfrutta le risorse online, come tutorial video e guide dettagliate, o i nostri corsi, per acquisire una buona comprensione delle funzionalità e delle tecniche chiave.

Inizia con operazioni semplici, come la correzione del colore o la rimozione degli oggetti, e gradualmente amplia le tue competenze sperimentando con effetti più complessi.

Non aver paura di fare errori e di “rovinare” una foto, puoi sempre tornare indietro. L’importante è imparare, e divertirsi!

E soprattutto, fammi sapere nei commenti quali software e strumenti usi tu!

Aiutami a creare una guida completa all’AI per i fotografi nella post-produzione!

Un abbraccio,

Ilaria


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2 thoughts on “Intelligenza artificiale e fotografia: come sfruttare l’AI nel photo editing

  1. Buona sera Ilaria.Io possiedo Luminar AI come plug in di LR.Mi chiedevo se avevi esperienza con questo software ,oppure ritieni piu utile utilizzare Luminar neo.
    Grazie e buona serata.
    Andrea

  2. Ciao Andrea, personalmente non avevo mai utilizzato Luminar prima del NEO ma da quel che ho capito la differenza è proprio nell’uso innovativo dell’IA che quest’ultimo fa. Penso che il funzionamento sia uguale (e dovrebbe anche essere possibile convertire il proprio abbonamento dal software precedente) ma le capacità siano diverse. Proverei a fare un test con Luminar NEO per valutarne le potenzialità, io ripeto mi sono trovata sorprendentemente bene 🙂

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